Decimomannu: scontri davanti alla base aerea, 12 agenti feriti

Sono 12 i feriti negli scontri avvenuti ieri durante una manifestazione “antimilitarista” di sedicenti pacifisti . Otto sarebbero i poliziotti, alcuni dei quali con ferite lievi e altri con contusioni più serie, quattro i carabinieri raggiunti  da un fitto lancio di pietre da parte di alcuni manifestanti, tra i quali vi sarebbero anche black bloc arrivati dalla penisola.

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Alcuni hanno tentato di entrare nel perimetro della base. Il clima si è surriscaldato prima in mattinata, con l’occupazione della Statale 130, e poi dopo il tentativo di irruzione da parte di alcuni gruppi di manifestanti – complessivamente circa 500 partecipanti – che avrebbe ha tentato di entrare nel perimetro della base.

Non si può escludere che anche tra i manifestanti ci sia qualche contuso o ferito. In serata il corteo, di circa 500 peersone, è ritornato nel punto di raccolta al Parco Santa Greca da cui era partito. Le forze dell’ordine continueranno a presidiare la zona.
La manifestazione è stata organizzata dalla rete “No basi né qui né altrove”, e ora la protesta contro le strutture militari si estende a macchia d’olio in tutta l’Isola. Il 15 giugno è in programma a Cagliari un sit-in anti basi, nella piazza del Carmine. Mentre nei mesi scorsi il corteo dei manifestanti ha riguardato il poligono di Teulada, sulla costa sud occidentale.
https://youtu.be/QmW9c-s-5ic

Il Siulp: «I black bloc potevano provocare una carneficina»

“Quello che è accaduto oggi nelle campagne circostanti il lato sud della base aerea di Decimomannu da parte di black bloc è incredibile. Soltanto la grande professionalità del Reparto Mobile, della Digos, della Squadra Mobile e della Polizia scientifica, magistralmente dirette dal vicequestore vicario Ferdinando Rossi, e dai dirigenti Alfonso Polverino e Domenico Chierico ha evitato una carneficina”.

Lo dice all’ANSA il segretario regionale del Siulp, Salvatore Deidda, in merito agli scontri nel corso della manifestazione antimilitarista a Decimomannu, ad una ventina di chilometri da Cagliari.
“Non è possibile che 100 teppisti abbiamo impegnato così tante forze di polizia ingaggiando una guerriglia nelle campagne circostanti l’aeroporto militare – aggiunge il poliziotto sindacalista – un grazie va a tutti i colleghi impegnati in una lavoro massacrante sia dal punto di svista fisico che mentale”.