Una scultura fatta di spazzatura e rappresentante Gesu’ in Croce e’ stata distrutta a Omsk, in Siberia, su richiesta della diocesi ortodossa locale. Lo ha riferito la radio Eco di Mosca, che ha intervistato il gallerista Vasili Melnichenko, organizzatore della mostra “Spazio della molteplicita’”, che esponeva la discussa opera.
“Si trattava di una replica del Cristo di Rio de Janeiro – ha spiegato Melnichenko – dietro questa installazione vi e’ l’idea che la scultura si trasforma in spazzatura, l’epoca in cui viviamo da’ luogo a una serie di fenomeni sociali e politici che stanno iniziando a distruggere l’archivio culturale”.
L’obiettivo, quindi, era dimostrare che anche un monumento conosciuto in tutto il mondo, come il Cristo Redentore in Brasile, puo’ trasformarsi in spazzatura se non si interviene. Un metodo meno squallido non potevano trovarlo.
A detta dell’organizzatore, la diocesi di Omsk-Tara che si era lamentata della mostra, si sarebbe gia’ rivolta al centro “E”, preposto a combattere l’estremismo, a cui ha presentato formale denuncia. Non si tratta del primo caso in cui la Chiesa ortodossa russa entra in conflitto con pagliacciate spacciate per manifestazioni di carattere culturale. L’ultimo scandalo, finito anche sui media internazionali, ha travolto il direttore del teatro dell’opera di Novoribirk, Boris Mezdrich, licenziato dopo aver messo in scena una produzione del Tannhauser di Wagner contestata dalle autorita’ religiose.