Renzi contro Maroni: chi rifiuta gli immigrati danneggia l’Italia

“Il colpo di mano dei governatori del Nord potrebbe avere ripercussioni sulla partita europea per gli immigrati”

 

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Matteo Renzi lo sottolinea attaccando la presa di posizione di Roberto Maroni, deciso a tagliare i fondi regionali lombardi a quei sindaci che si rendessero disponibili ad accogliere rifugiati. Un colpo che il premier incassa a fatica, consapevole com’e’ che le difficolta’ davanti alle quali si trova derivano, in larga parte, dagli accordi di Dublino, le cui norme furono “scritte ed accettate da alcuni dei governatori che oggi protestano e che allora erano al governo come ministri”.

Un riferimento chiaro a Roberto Maroni e Luca Zaia, rispettivamente ministro dell’Interno e dell’Agricoltura con Berlusconi. La linea di Renzi per rispondere “all’emergenza immigrati” rimane quella del dialogo con l’Europa e tra Europa e organismi internazionali. Sotto questo punto di vista, sostiene il presidente del consiglio, “le risposte arrivate dall’Unione sono giudicate dall’Italia largamente insufficienti”.

Detto questo, tuttavia, il governo continuera’ a battersi per un coinvolgimento internazionale in Libia, vero fulcro della questione immigrati. “Accogliere tutti e’ impossibile”, e’ tornato a dire Renzi, “l’Italia non puo’ essere lasciata da sola. Stiamo cercando di coinvolgere i nostri partner Europei ma, certo, diventa difficile quando sono alcune regioni del tuo Paese a dire che il problema non le riguarda”. Dunque l’auspicio, che suona come un appello, a recuperare il senso selle istituzioni: “Mi piacerebbe che tutti riconoscessero che il problema dell’immigrazione e’ una sfida di tutto il Paese e cercassero di aiutare a risolvere il problema invece di lucrare mezzo voto”, ha concluso Renzi.