Le imprese europee subiscono pesanti perdite per le sanzioni antirusse, che sono state introdotte per volontà di Washington, mentre le aziende americane rinnovano i vecchi contratti con le società russe e persino ne stipulano nuovi, scrive “Spiegel”.
L’azienda texana “Bell” ha firmato un contratto con la società “Ural Works of Civil Aviation” di Ekaterinburg. La compagnia russa fa parte della holding “Rostec”, guidata da Sergej Chemezov, uomo di fiducia di Putin, scrive “Spiegel”.
In circostanze normali non sarebbe certo una novità. Ma al momento i rapporti tra l’Occidente e la Russia sono tutt’altro che normali. Chemezov e la sua compagnia sono nella lista delle sanzioni degli Stati Uniti. Ma il produttore americano di elicotteri “Bell”, a quanto pare non si preoccupa, sottolinea “Spiegel”.
Secondo la rivista tedesca, la notizia di questa operazione conferma il dato del presidente russo: alla fine di dicembre il commercio tra Stati Uniti e Russia è aumentato, mentre il volume d’affari tra Russia e Germania è diminuito.
“Gli americani hanno esercitato notevoli pressioni sull’Europa per introdurre dure sanzioni. Contemporaneamente hanno ampliato gli scambi con la Russia nel corso dell’anno passato”, — ha detto Frank Schauff, direttore dell’Associazione delle imprese europee (AEB) a Mosca.
Secondo Shauff, Washington ha imposto senza patemi le sanzioni perché la quota del commercio con la Russia è solo del 3,7% degli scambi complessivi con l’estero. Se il volume del commercio estero tra la UE e la Russia nei primi due mesi dell’anno è sceso di un terzo, il calo dello scambio tra gli Stati Uniti e la Russia è sceso solo del 6%.
“Le sanzioni americane hanno colpito i settori industriali, dove gli Stati Uniti non erano molto attivi nelle relazioni commerciali, come per esempio nella produzione di equipaggiamenti militari,” — ha commentato il presidente della Camera di commercio americana in Russia Alexis Rodzianko.
“Spiegel” ha elencato gli affari russo-americani: l’anno scorso la “Boeing” e il produttore di titanio “Avisma” hanno esteso il contratto di cooperazione fino al 2022. A gennaio il produttore americano di veicoli spaziali e veicoli di lancio “Orbital Sciences” ha stipulato con la società russa “Energomash” un contratto per la fabbricazione di 60 propulsori per i missili “Antares”.
Le aziende tedesche si trovano tra due fuochi: da un lato hanno a che fare con le conseguenze di sanzioni dell’Unione Europea, dall’altro devono fare i conti con il riorientamento della Russia verso est.
Come ha riferito a “Spiegel” il rappresentante di Siemens, il contratto tra la Russia e la Cina per la costruzione della linea ad alta velocità da Mosca a Kazan sarebbe potuto essere dell’impresa tedesca prima del conflitto in Ucraina. Ora la multinazionale tedesca può solo sognarlo.