Introdurre come criterio per l’assegnazione delle case popolari, una cittadinanza italiana o comunitaria di almeno dieci anni ed innalzare a cinque il numero di anni di residenza o lavoro nel Comune che dovra’ procedere all’assegnazione”. E’ la proposta avanzata dalla Lega Nord di Torino per l’assegnazione delle case popolari: l’attuale normativa, secondo il Carroccio, favorisce spesso gli extracomunitari a svantaggio anche di fasce deboli della popolazione.
“Allo stato attuale – ha spiegato Alssandro Benvenuto, consigliere regionale della Lega Nord -, la legge per l’assegnazione degli alloggi popolari da’ a chiunque abiti o lavori da tre anni in un Comune il diritto di fare domanda.
Vale a dire che ogni extracomunitario puo’ entrare nelle liste, ed essere oltretutto agevolato perche’ per l’assegnazione si tengono in considerazione anche altri fattori, come ad esempio il numero dei figli di ogni nucleo familiare. La nostra proposta di legge regionale vuole riequilibrare una situazione che, soprattutto negli ultimi anni, non ha fatto altro che favorire gli stranieri e penalizzare gli italiani“.La proposta della Lega Nord del Piemonte prevede, inoltre, che le persone ultrasessantacinquenni che percepiscono una pensione minima abbiano punteggi piu’ alti nelle graduatorie”.(AGI)
E si in Piemonte chi governa: Fassino e non c’è lo contavate, che anche lui fa parte del PD e che è come tutti i PDioti sono contro gli Italiani e a favore dei clandestini si perché avevano fatto gli striscioni con scritto clandestinità non è reato e adesso le case indovinate a chi vanno? continuate a votare per i PDioti che mentre di dare le case a chi già erano in graduatoria andranno ai lclandestini