E’ stato convalidato il fermo del 17enne rom bloccato insieme al fratello, dopo una breve latitanza, per il tragico incidente di Boccea a Roma. Per il 19enne l’interrogatorio si terrà domani a Regina Coeli, mentre per il 17enne si è svolto nel Centro di Giustizia minorile di via Virginia Agnelli.
“Il gip ha convalidato il fermo e ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere – ha detto l’avvocato Antonio Gugliotta, difensore del 17enne – Il mio assistito ha risposto alle domande, le sue dichiarazioni non collidono con quelle del padre ma collimano perfettamente e ha detto che erano in quattro sulla macchina. Ha dichiarato che guidava lui e che dietro c’erano il fratello e la sua convivente. In macchina c’era anche il padre “.
Intanto la procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati proprio il padre dei due rom, ipotizzando per l’uomo il reato di concorso in omicidio volontario. A disporre il provvedimento è stato il procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani. Attraverso il provvedimento, la procura cerca di identificare il quarto uomo che si è detto fosse nell’auto investitrice: non si sono raccolti infatti al momento sufficienti indizi per stabilire se questo misterioso quarto uomo fosse effettivamente a bordo della vettura oppure no.
I due giovani sono stati fermati dalla polizia lunedì scorso con l’accusa di concorso in omicidio volontario perché considerati a bordo dell’auto che ha travolto nove persone, uccidendo una 44enne filippina Corazon Abordo. In manette subito dopo l’incidente era già finita la moglie, anche lei 17enne, del minore.
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