Le autorità norvegesi hanno rivelato che molti rifugiati del Medio Oriente definiti come richiedenti asilo in Norvegia, nell’ambito di un programma delle Nazioni Unite, hanno legami con gruppi estremisti islamici dello Stato e Nusra. Lo hanno riferito i media Lunedi.
Il soprintendente di polizia Svein Erik Molstad, come citato dal quotidiano Dagbladet, ha detto: “Purtroppo, ci sono persone che cercano di sfruttare e abusare del sistema dei rifugiati. Abbiamo scoperto che alcuni rifugiati hanno con legami con il Fronte Nusra e ISIL”.
Nel corso di due viaggi in Medio Oriente, le unità di intelligence della polizia norvegese ha scoperto che 10 rifugiati erano membri di gruppi militanti. I migranti sono parte delle cosiddette “quote di rifugiati” indicate dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per il reinsediamento in Norvegia.
La questione è particolarmente rilevante in questo momento, in cui il Parlamento norvegese sta discutendo quanti altri rifugiati accetterà la Norvegia dalla Siria. Si chiede di ospitare 10.000 persone, ma i governi locali dicono che non possono ospitare un numero così alto. I negoziati sono in corso, con una decisione finale attesa a fine mese.
Circa 5.000 rifugiati già arrivati in Norvegia e si trovano nei centri di asilo, in attesa di alloggio.
Sia lo Stato Islamico (IS, ex ISIS / ISIL) che al Nusra sono impegnati nella lotta contro le forze fedeli al presidente siriano Bashar Assad. E orara controllano ampie fasce di Iraq e Siria, con l’ambizione di formare un ‘califfato’ in Medio Oriente.
Questa non è la prima volta che la preoccupazione è stata sollevata in merito militanti travestiti da profughi.