Pare che il governo Usa abbia reso nota la composizione della biblioteca di Osama bin Laden (ad Abbottabad). 39 libri (pochini, in verità, tesi a dimostrare che il nostro era abbastanza ignorante). In che lingua? Non viene detto. Ma si capisce – ed è questa la cosa più esilarante – che Osama era un complottista! Infatti si dilettava in “teorie cospirazioniste sull’11 settembre”. Forse lo faceva per studiare gli errori dei “cospirazionisti”. Chissà che spasso, per lui che aveva ideato tutto. Poi leggeva quell’altro estremista di Noam Chomsky. Anche la CIA e il “controllo mentale” erano tra i preferiti.
Come si siano impadroniti della biblioteca, gli americani, non è noto. I Navy Seals, non pare fossero dei bibliofili. E comunque non hanno avuto tempo, con l’unico elicottero che gli era rimasto a disposizione, di raccogliere i libri. Dunque qualcuno dev’essere tornato sul luogo del delitto a recuperare la carta, e le pastiglie di Viagra (che porco quel bin Laden!)
Il cadavere lo hanno buttato in mare, pare, ma i libri li hanno conservati.
Poi, qualche mese dopo, 25 dei 26 Navy Seals sono morti in un incidente aereo in Afghanistan. E il compound di Abbottabad è stato raso al suolo. Ma, in questo caso, non sembra sia stata necessaria una demolizione controllata.
Così funziona il mainstream occidentale.
Giulietto Chiesa
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