La notizia rilanciata oggi dal ‘Mattino di Padova’ in prima pagina fa riflettere e rabbrividire: l’Imam Anass Jaffar, che svolgeva la sua opera a Belluno e nello scorso mese di gennaio aveva fortemente criticato sia il sindaco di Padova. Massimo Bitonci, che l’assessore regionale Elena Dnazzan, è stato espulso dal ministero con l’accusa più pesante: fare proselitismo a favore dell’Is.
Aveva 22.600 seguaci sulla sua pagina Facebook “La Scienza del Corano” e attaccava (rigorosamente in italiano) i politici locali come il sindaco di Padova Massimo Bitonci, e regionali tra cui l’assessore Elena Donazzan per le loro posizioni anti Islam
Imam e moschee: gli azzurri si vestono di rosso per tenersi a galla?
L’indagine svolta dalle forze dell’ordine a partire dal gennaio 2014, in occasione della morte di ismar Mesinovic, uno dei ‘foreign fighters’ accorsi dall’Europa in Siria per combattere a fianco degli investigatori. Da quel momento l’attività delle indagini è stata molto intensa per capire quali fossero i collegamenti tra lo stato islamico ed il territorio, in particolare quello veneto. Ed è così che è emerso che una grande attività di reclutamento veniva svolga proprio da questo sedicente Imam (26 anni) che operava a Belluno e dintorni.
Si tratta di un fatto che se da una parte testimonia l’affidabilità e la professionalità dei reparti investigativi italiani, dall’altra fa capire come il pericolo rappresentato dal radicamento dell’IS non sia soltanto qualcosa che si legge in televisione ma qualcosa di vicino alla quotidianità di tutti, anche dei veneti. (con fonte QUIVENETO.IT)
ma cosa aspettiamo ad impacchettarli e spedirli tutti a casa loro? Siamo civiltà incompatibili!