Spagna: Podemos primo a Madrid e Barcellona

 

I primi dati degli scrutini, il 40%, danno Podemos primo a Madrid e Barcellona. In particolare Manuela Carmena otterrebbe Madrid, roccaforte di Rajoy, e Ada Colau a Barcellona. Con il 33,65% dei voti conteggiati nella capitale catalana, si legge su El Pais, Colau ha ottenuto 12 consiglieri. Ahora Madrid di Manuela Carmena ha ottenuto nella capitale 14,66%. In numeri assoluti il Psoe e’ il primo partito con il 26,18% dei voti.

Con le elezioni locali gli spagnoli hanno iniziato ad archiviare il bipartitismo Pp-Psoe, protagonista della vita politica iberica da meta’ degli anni ’70 alla fine della dittatura franchista. E’ un risveglio amaro per il premier spagnolo Mariano Rakoy: il suo Partito Popolare, coinvolto in scandali ma anche artefice delle misure di austerita’ che stanno risollevando il Paese, e’ ancora il primo con il 27,02% ma ha perso oltre 10 punti rispetto alle precedenti elezioni. Il Ppe perde molte citta’, a partire dalla capitale Madrid (dove anche qui’ e’ primo per un soffio), ed in molte regioni, dove se vorra’ continuare a governare dovra’ aprire a intese con altre formazioni, a partire dai liberali di Ciudadanos. Exploit confermato per Podemos, la formazione anti-austerita’ nata dal movimento degli Indignados, che e’ il primo partito a Barcellona, anche se sara’ complicato formare una colazione per guidare la citta’, e secondo nella capitale.

Pablo Iglesias, leader di Podemos, ha definito l’esito del voto come “il segno del cambiamento politico” e “l’inizio della fine del partitismo” in Spagna dove si sta vivendo “un cambiamento irreversibile” e preannuncia la sfida al Partito Popolare del premier Rajoy alle politiche di novembre. Male, ma senza sprofondare, i socialisti del Psoe al 25,02, due punti in meno rispetto al 2011, che in molti comuni potra’ essere co-protagonista per formare coalizioni con Podemos. A Siviglia governeranno i socialisti, a discapito del Pp, mentre a Valncia, i popolari, dove erano al potere da soli, dovranno aprire ad altre formazioni. Il voto ha anche sancito la sconfitto della sinistra di Izquierda Unida. (AGI) .