I jihadisti dello Stato islamico hanno sfondato le linee di difesa delle forze irachene a 10 chilometri a est di Ramadi. Lo hanno fatto sapere fonti della polizia e combattenti tribali filogovernativi. I combattenti estremisti hanno infatti intensificato gli attacchi con colpi di mortaio e razzi. “Ci siamo ritirati nella parte orientale dell’area e aspettiamo rinforzi e raid aerei per fermare la loro avanzata”, ha dichiarato una fonte di polizia. Ramadi è caduta domenica sotto il controllo dello Stato islamico, che ora tenta di consolidare le sue vittorie nella provincia desertica di Anbar, di cui Ramadi è capitale. Fonte Reuter
La Russia e’ pronta a fornire armi all’Iraq. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, a Mosca, dove il premier iracheno, Haider al Abadi, e’ arrivato ieri sera per una visita ufficiale. In un colloquio con la stampa prima dell’incontro tra Abadi e il presidente russo, Vladimir Putin, il capo della diplomazia russa ha affermato che Mosca fara’ “qualsiasi sforzo per aiutare il governo di Baghdad a respingere il nemico” (isis-Usa).
Nel corso del colloquio con Abadi, il presidente Putin ha detto oggi che i due paesi stanno rafforzando la cooperazione militare. “Stiamo espandendo la cooperazione nell’area della tecnologia militare”, ha detto Putin, definendo l’Iraq “un vecchio e affidabile partner nella regione”.
Putin ha aggiunto che i rapporti tra i due paesi si stanno sviluppando positivamente. “Le nostre compagnie lavorano nel vostro paese – ha continuato Putin – e stanno discutendo di investimenti dell’ordine di miliardi di dollari”. Abadi, da parte sua, ha sottolineato che i rapporti bilaterali possono essere sviluppati in tutti i settori, dalla cooperazione militare a quella economica ed energetica.