CLAMOROSA CENSURA A VIGNETTE DOPO CHARLIE HEBDO DI PARIGI
di Carlo Botta
Dopo le tanto proclamate manifestazioni di Parigi sulla libertà di espressione in solidarietà ai vignettisti di Charlie Hebdo barbaramente trucidati da fanatici estremisti, tutti, specie il popolo di sinistra con Renzi in testa con l’abitino nuovo, si sono affrettati a comparire in parate pubbliche e in dichiarazioni altisonanti non lesinando le lezioni di moralità inerenti ai valori della democrazia basata sulla libertà di esprimere la propria opinione compreso il proprio dissenso, una solidarietà che oggi fa trasparire tutta la sua ipocrisia e falsità.
Molti ancora sfoggiano orgogliosi sulle loro pagine dei socialmedia la scritta emblematica JE SUIS CHARLIE, eppure proprio oggi 19 Maggio a Grosseto la Digos mi ha dovuto interrogare e mi ha notificato la denuncia per una vignetta satirica da me pubblicata su Twitter e Facebook che contesta la dittatura finanziaria ed in particolare il denunciante l’On. Giampaolo Galli, il famoso e bersagliato deputato del PD che viene ripreso in un divulgatissimo video del Parlamento in cui si vanta di aver sostenuto il Fiscal compact e di avallare ogni vincolo esterno imposto dalla Troika.
Come molti italiani, specie quelli più informati ed immuni alla manipolazione mediatica, ritengo che cedere la sovranità del popolo ad organi stranieri e ad avidi speculatori sia il delitto incostituzionale più efferato. Esporre nonostante il dissenso del popolo italiano il Paese alla dittatura finanziaria, ritengo sia un tradimento da condannare in modo assoluto. Pertanto una figura istituzionale che, anzichè tutelare i principi costituzionali, si prodiga e si vanta di stuprarli troverà in me sempre e doverosamente la più sentita protesta e denuncia di vile tradimento. Una vergogna che si doveva evitare anche in virtù della recente storia buia dell’Italia degli anni 30.
Ritengo tale censura e denuncia una cosa gravissima, non solo ci stanno svendendo la democrazia ma vogliono addirittura opprimere il libero pensiero al popolo. Una violenza inaudita, mai vista da dopo i vergognosi periodi del del totalitarismo germanico e sovietico.
Ringrazio gli ispettori della Digos di Grosseto per la loro professionalità e cordialità manifestate nell’interrogatorio, dove non mi hanno fatto mancare quel fattore umano che mi ha subito messo a mio agio.
Questa violenza che ho subìto ha arrecato apprensione alle mie figlie ed ai miei cari che sono venuti a conoscenza del fatto che la Digos mi cercava per interrogarmi, una cosa inaudita per la mia famiglia.
Vogliate divulgare questo fatto di palese tentativo di repressione perpetrato dall’On. Giampaolo Galli, il burocrate di Confindustria, legato al quel giornale eurofanatico che io satiricamente chiamo il Raglio24Ore, colui che è fautore della cultura mercantilistica bocconiana, insomma quest’azione di prepotenza è stata imposta alle Autorità, a mio avviso, da un nemico dell’Italia che racchiude in se buona parte di quei fattori che contesto da sempre e per i quali mi batto per il bene del mio Paese e per il futuro dei miei figli.
Trovo ingiusto che un onorevole riesca in pochi giorni ad innescare un processo di accusa ed una notifica da parte della Digos verso un cittadino, cosa che in caso inverso si sarebbe persa nei nefasti di un labirinto più intrigato di quello d’Arianna.
Dichiaro pubblicamente all’On. Galli e a tutto il PD che mi sono orgogliosamente attribuito la paternità delle vignette, nonostante avrei potuto optare per una diversa strategia, e anzi, sono fiero di contestare queste scelte scellerate viziate dall’omertà dei mezzi di informazione, sempre più asserviti a questa nuova e terrificante dittatura.
Questo caso è il primo in Italia che potrebbe permettermi di entrare nel merito al tradimento che alcuni politici hanno commesso ai danni del mio Paese e soprattutto poter pubblicamente raccontare alcuni fatti gravissimi connessi alle mie vignette di personaggi molto più noti del Galli, a partire da Napolitano, Monti, Prodi, Ciampi, Draghi e tanti altri.
Dico a Galli e a tutti i citati compreso gli ordoliberisti italiani e di Bruxelles, l’unico modo per mettermi a tacere ora sarà abbattendomi fisicamente.
Non vi temo. Ringrazio gli Avv. Marco Mori e Giuseppe Palma che si sono messi immediatamente a disposizione per la mia difesa ai quali ho ufficializzato incarico e domiciliazione del caso.
JE SUIS CARLO BOTTA
Carlo Botta.