E’ stato arrestato nel milanese dalla Digos un cittadino marocchino di 22 anni, ricercato a livello internazionale perche’ sospettato di essere coinvolto negli attentati al Museo del Bardo a Tunisi.
Si tratta di Abdel Majid Touil, 22 anni, arrestato a Gaggiano, nel Milanese, nei pressi della casa dove vivono la madre e i fratelli. Abdel Majid Touil, secondo le autorita’ tunisine, ha partecipato all’attentato commesso al Museo del Bardo il 18 marzo scorso sia “nella fase di pianificazione che in quella esecutiva”.
Touil era stato identificato a febbraio, un mese circa prima dell’attentato, a Porto Empedocle dopo essere sbarcato insieme ad altre 90 persone da un barcone di immigrati. In quell’occasione, Touil viene fatto oggetto di un decreto di espulsione, ma non si si sa ancora quando sia rientrato in Tunisia, ne’ quando sia tornato in Italia dopo aver partecipato all’attentato.
L’allarme sulla sua presenza sul territorio italiano e’ arrivato dall’intelligence, ha raccontato il dirigente del Digos di Milano, Bruno Megale.
Su di lui, secondo le norme tunisine, pende una serie di accuse che vanno dall’omicidio volontario all’adesione a organizzazione terroristica, dall’incendio alla cospirazione contro la sicurezza interna dello Stato.
L’attentato del 18 marzo scorso a Tunisi semino’ il terrore nell’unico Paese della Primavera Araba che ha conosciuto una transizione pacifica verso la democrazia. Nel mirino dei terroristi, il museo del Bardo, il piu’ antico del mondo arabo, dove e’ conservata la piu’ straordinaria collezione di mosaici romani al mondo. Per diverse ore i terroristi tennero in ostaggio circa 200 turisti, per lo piu’ sbarcati dalle crociere, in visita al museo.
Nell’attacco, rivendicato dallo Stato Islamico, e nel blitz delle ‘teste di cuoio’ tunisine morirono, oltre a un agente e due terroristi, 21 turisti stranieri, di cui quattro erano italiani. Si trattava di un pensionato 64enne di Novara, Francesco Caldara; un informatico torinese di 54 anni, Orazio Conte; una 72enne di Meda, vicino Monza, Giuseppina Biella; una dipendente di 54 anni del comune di Torino, Antonella Sesino. Altri 13 connazionali rimasero feriti, su un totale di 44.
Prima di entrare al museo, i terroristi avevano tentato di assaltare il Parlamento, dove era in corso un’audizione delle forze armate sulla legge anti-terrorismo. Isolati per ragioni di sicurezza all’interno dell’Assemblea, i deputati registrarono un video in cui cantavano l’inno nazionale come gesto di sfida. (AGI) .