Edlira Dobrushi Copa, la donna albanese di 38 anni che nel 2014 uccise a coltellate le sue tre figlie a Lecco, è stata assolta oggi dal gup perché incapace di intendere e di volere a causa di “vizio totale di mente.” Dovrà tuttavia trascorrere 10 anni in una struttura psichiatrico-giudiziaria, questa la misura di sicurezza applicata.
A discutere il caso in Camera di Consiglio c’erano il pubblico ministero Silvia Zannini, titolare dell’inchiesta, e l’avvocato difensore Andrea Spreafico. Le motivazioni della sentenza dovrebbero arrivare tra due settimane.
Il triplice omicidio Era marzo 2014 quando Edlira Dobrushi Copa ha deciso di uccidere le tre figlie. La donna, allora 37 enne, era separata dal marito e viveva da sola con le bambine. Disperata per le proprie condizioni economiche e per la solitudine, aveva così deciso di ucciderle: due nel sonno e una, la più grande, mentre cercava di difendersi.
La donna (in Italia ormai da molti anni) e le tre figlie venivano seguite dalla Caritas a causa delle condizioni economiche particolarmente disagiate nelle quali si trovavano. Anche il parroco conosceva la maggiore delle ragazzine, che frequentava il catechismo sebbene la famiglia fosse di religione musulmana.