Italiano cristiano finisce in questura per “violazione del buon senso”

Foto dalla pagina facebook Jesus in Turin
Foto dalla pagina facebook Jesus in Turin

 

Nella città della santa Sindone, un ragazzo senza lavoro si aggira per le strade vestito da Gesù. Si tratta di un ex montaotre cinematografico che ha perso il lavoro, e che da qualche tempo “interpreta” il Messia dispensando abbracci e parole di speranza. Con sé ha una cesta per raccogliere offerte, la scritta è geniale: Jesus Crowdfunding (il riferimento è alle ormai popolari raccolte fondi sul web su siti come Kickstarter).

Il  cristiano, che non mai commesso alcun reato, ha anche aperto una pagina su Facebook, Jesus in Turin, per documentare le sue giornate. E proprio qui ha raccontato le sue disavventure con la polizia. Il giovane disoccupato infatti, è finito in Questura cinque volte nell’arco di dieci giorni. “La polizia mi controlla per la terza volta – scrive su Fb l’8 maggio 2015 -.

“Ma quale legge sto violando?” chiede agli agenti. “Quella del buon senso” si sente rispondere.

Se fosse stato un musulmano, già vedremmo i tromboni dei grandi media filo-islamici e la canea urlante di xenofili a strepitare per l’islamofobia.

E questa invece non è violazione del buonsenso (nonché occupazione di spazio pubblico)? E’ intervenuto qualcuno?

 

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 Il presidente Boldrini, qualche tempo fa ci ha già detto, neanche tanto larvatamente, quello che dobbiamo fare: circolare, ovvero … sloggiare.