Germania: incendiato un altro alloggio destinato ai profughi

 

Ancora una volta un attacco incendiario ad un alloggio destinato ai rifugiati  è stato commesso in Germania – questa volta a Brandeburgo. Gli autori hanno appiccato il fuoco nella notte presso Zossen, a sud di Berlino. La polizia ha arrestato due sospetti, ha detto un portavoce. Nella loro auto gli investigatori hanno trovato petardi, fiammiferi e manifesti con slogan definiti “xenofobi”.

Nessuno è rimasto ferito perché l’alloggio era ancora disabitato, ha detto un portavoce della polizia e il danno per l’edificio è di lieve entità. Gli autori avevano dato fuoco a tre contenitori per rifiuti e solo la parte frontale dell’edificio amministrativo è stata danneggiata.

Negli ultimi mesi ci sono stati ripetuti attacchi incendiari in Renania-Palatinato, Sassonia-Anhalt e Schleswig-Holstein per lo più su case disabitate, destinate ai profughi . La scorsa settimana, un responsabile finanziario è stato condannato a Lubecca per un incendio doloso in una casa per rifugiati.

Qualche tempo fa, a Vorra, un piccolo centro della Baviera vicino Norimberga, tre edifici per l’accoglienza dei richiedenti asilo, ancora in ristrutturazione, sono stati dati alle fiamme e nella zona ci sono state diverse manifestazioni di cittadini esasperati dall’immigrazione selvaggia. A peggiorare la situazione ci si mise Angela Merkel che, con un intervento inopportuno per il momento, irritò ulteriormente la popolazione.

Si moltiplicano intanto nel paese le manifestazioni anti-immigrati e contro l’islamizzazione della società. Sono organizzate da partiti e gruppi di estrema destra, ma frequentate anche da persone non impegnate politicamente che si dicono esasperate dall’eccessiva presenza di immigrati non integrati. Una situazione esplosiva che rischia di degenerare.

One thought on “Germania: incendiato un altro alloggio destinato ai profughi

  1. Ed hanno ragione, se parliamo di clandestini che non sono fuggiti dalla guerra si, perché a mio modesto parere chi sono fuggiti dalla guerra hanno con se le loro mogli e figli e quanto li inquadrano le telecamere delle TV non si nascondono o si voltano da un’altra parte, invece chi ha reati già commessi in Italia o in europa non vogliono farsi riconoscere e si incappucciano o si girano o si ammantano con le coperte ecc. tanto quanto arrivano in Italia nessuno li controllano perché c’è il Ministro Alfano che ha asserito che era tutto sotto controllo e meno male se no questi venivano con i carri armati.

Comments are closed.