“Accordo europeo sull’immigrazione? Per dirla con Fantozzi, una “cagata pazzesca”. Non una parola sui clandestini (che rimangono in Italia), sui respingimenti dei barconi, sulla difesa dei confini europei. Da domani altri sbarchi, altri clandestini da mantenere in albergo. Grazie Renzi, Alfano e Mogherini…..”. Così il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini su Facebook.
La Commissione Europea ha dato il via libera all’attesa agenda per una nuova politica dell’immigrazione: il progetto offre una risposta “strutturale, a lungo termine e integrata”, nelle parole dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, per far fronte alla tragica emergenza migranti nel Mediterraneo.
Molte delle proposte erano gia’ filtrate nei giorni scorsi: oltre a triplicare i fondi di Frontex, il programma prevede la creazione di un sistema temporaneo di quote per ridistribuire tra tutti gli Stati membri i richiedenti asilo che gia’ si trovano nell’Ue, oltre a un meccanismo per assorbire in due anni 20mila profughi dai campi rifugiati mediorientali. Gli Stati membri che sono in prima linea nell’affrontare l’emergenza riceveranno 60 milioni di euro aggiuntivi.
A Danimarca, Gran Bretagna e Irlanda sara’ pero’ data la possibilita’ di chiamarsi fuori dal sistema delle quote, come previsto dai Trattati Ue.
Il sistema di quote si concretizzera’ alla fine del mese e puntera’ ad alleviare la pressione che reggono i Paesi piu’ esposti, Italia in primis. In base al piano di redistribuzione, che rispettera’ un criterio basato su fattori quali il Pil, il tasso di occupazione, la popolazione e il numero di richiedenti asilo che ha gia’ accettato ciascun Paese- la Germania assumera’ la quota maggiore di richiedenti asilo, seguito da Francia e Italia.
In particolare l’Italia accogliera’ il 9,94% di profughi provenienti dai campi e l’11,84% dei richiedenti asilo gia’ presenti nell’Ue, ma quest’ultima opzione sarebbe favorevole per noi e la Mogherini potrebbe cancellarla.
Mogherini ha parlato, non si capisce bene perché, di “giornata storica per l’Italia” perche’ finalmente “una responsabilita’ che finora e’ stata quasi unicamente italiana diventa europea”.
Il capo della diplomazia europea ha invece escluso la possibilita’ di un intervento militare via terra in Libia “Non striamo programmando alcuna operazione di terra in Libia, ma un’operazione navale con le autorita’ libiche per smantellare la rete dei trafficanti di esseri umani”.
La precisazione e’ arrivata dopo che il Guardian aveva pubblicato un’anticipazione del piano anti-scafisti dell’Ue secondo cui la Commissione punterebbe “soprattutto su interventi aerei e navali nel Mediterraneo e nelle acque territoriali libiche, con il via libera delle Nazioni Unite”, ma senza escludere “operazioni di terra in Libia” che fossero “necessarie per distruggere i barconi dei trafficanti ma anche i depositi di carburante”.
“Una presenza a terra potrebbe essere presa in considerazione se venisse raggiunto un accordo con le autorita’ competenti”, avrebbe contemplato il piano secondo quanto riferito dal quotidiano britannico. agi