La figlia di Borsellino: “Mio padre fu lasciato solo. Nessuno ne impedì la morte”

“Mio padre fu lasciato solo. Nessuno ne impedì la morte”: lo sfogo di Lucia Borsellino

Paolo Borsellino
Paolo Borsellino

 

“Credo di non urtare la suscettibilità di nessuno se dico che allora non si è fatto nulla per evitare che lo ammazzassero. Si può dire oggi che quel disegno mafioso non fu ostacolato abbastanza dallo Stato“. Parole dure quelle pronunciate da Lucia Borsellino, figlia del giudice Paolo ucciso nella strage di via d’Amelio del 1992 a Palermo. La figlia del giudice, che adesso ricopre il ruolo di assessore regionale, è intervenuta a Pisa durante un incontro con gli studenti delle scuole superiori per la giornata della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi.

“Già nella commemorazione di Giovanni Falcone a un mese dalla strage di Capaci – ha detto Lucia Borsellino – mio padre disse pubblicamente di voler essere ascoltato, ma nessuno lo ha mai fatto. Fu lasciato solo e oggi è giusto che si sappia. Non voglio fare parallelismi con la vicenda di Aldo Moro, ma penso che anche mio padre abbia vissuto una sorta di sequestro morale durato 55 giorni in attesa della sua morte. Mai prima di allora ci fu un omicidio tanto annunciato che lo ha costretto a vivere ingaggiando una vera e propria corsa contro il tempo che gli rimaneva a disposizione”.

(fonte Ansa.it)

2 thoughts on “La figlia di Borsellino: “Mio padre fu lasciato solo. Nessuno ne impedì la morte”

  1. Alla Signora Lucia Borsellino, rispondo da semplice cittadino che sono e da persona non colta in quanto non ho potuto studiare causa il dopoguerra la miseria e la fame, ma da persona ignorante che sono quello che è successo a suo Padre con la P maiuscola ed anche quello successo a Aldo Moro che ora che è morto si fanno le commemorazioni con i fiori, chi possono essere i mandanti si suppone che si sappia, ogni riferimento e puramente causale, che il Signore li accolgano in CIELO.

  2. idem le mie terminologie e conversazioni sono povere di contenuti, l’annunciazione della morte solo con anni a venire sarà confermata, cara figlia di Borsellino priorità ricreare la stessa solitudine e/o sequestro morale per chi amato in vita un Magistrato ma condivide di più la morte della Sua coscienza: nei trafiletti , nelle sue foto, nei suoi odori di memoria.

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