Il vero ostacolo alla risoluzione del problema dell’immigrazione e’ “la carenza di solidarieta’ tra i 28 membri dell’Unione europea”. La pensa cosi’ il presidente del Parlamento europeo Martini Schulz che ha risposto alla domanda di una studentessa di Palermo durante il ‘dialogo con i cittadini’ in corso ad Expo nell’ambiti della Giornata dedicata all’Europa.
“Se non avremo una maggiore solidarieta’ tra gli Stati membri dell’Unione europea – ha detto Schulz – il problema dei rifugiati non puo’ essere risolto. La Commissione avanzera’ delle proposte ma vi posso dire fin d’ora che alcuni capi di Stato diranno che non possano fare quello che chiediamo. Dobbiamo avere una maggiore solidarieta’. Il 90% dei rifugiati vanno in nove Paesi, eppure i paesi sono 28. Per questo dico che serve condivisione”.
OVVIAMENTE IL “DEMOCRATICO” tedesco SCHULZ non spiega per quale ragione uno stato sovrano dovrebbe OBBLIGATORIAMENTE accettare di accogliere ed ospitare presunti profughi in hotel di loro gradimento.
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E, rivolgendosi alla platea di studenti, suggerisce: “Non chiediamoci solo cosa fa l’Unione europea ma che cosa fa il mio governo per risolvere il problema. Quello italiano fa moltissimo”. Il presidente del Parlamento europeo sottolinea come le cose che si dicono oggi sono le stesse di venti anni fa: “Se prendessi gli interventi del ’95 potrei fare oggi quegli stessi discorsi – ha detto Schulz – e’ solo cambiato il numero dei rifugiati ma la politica non e’ cambiata. Ma questo e’ colpa dei governi nazionali, non dell’Europa”. AGI