Il governo Renzi ha ottenuto oggi la seconda e la terza fiducia sull’Italicum, con numeri sostanzialmente identici a quelli del primo voto di ieri (342 e 350 sì nella conta odierna, 352 sì il giorno prima).
“Continua l’egemonia del Pd che, non contento di riassumere in sè i ruoli di opposizione e minoranza, replica questa dialettica all’interno dalla capigruppo e la presidente Boldrini, mi dispiace dirlo, non fa altro che svolgere il ruolo di notaio di questa situazione”, ha detto il capogruppo azzurro Renato Brunetta.
In mattinata la presidente della Camera Laura Boldrini aveva respinto le accuse che le sono piovute dalle opposizioni in questi giorni in un lettera a Repubblica: “Come presidente non posso certamente farmi guidare dai miei convincimenti di merito o da valutazioni di opportunità. Prima viene il rispetto delle regole di funzionamento della Camera”. ha affermato la terza carica dello Stato che ha aggiunto: “Ho sottolineato in varie uscite pubbliche la necessità di trovare un punto di equilibrio che, al di là di ciò che le norme permettono, evitasse una nuova lacerazione” e “mi sembra di essere stata molto chiara. Poi ciascuno si assume le responsabilità delle proprie scelte”
Infine cita l’articolo 116 del Regolamento della Camera che elenca le materie sulle quali non può essere posta la questione di fiducia, “e tra queste materie – sottolinea – non figura quella elettorale”. Naturalemte – e come quasi sempre – si sbaglia.
Italicum: la fiducia posta dal Governo è palesemente INCOSTITUZIONALE