Gli antagonisti fanno i belletti col Tricolore. Lo riempiono di uova per sfregiarlo, per lordarlo, per umiliarlo. Non sono nuovi a questo genere di nefandezze. Sono le stesse teste calde che sputano in faccia ai poliziotti, che li sfidano a parole, che infangano qualsiasi divisa perché simbolo di una autorità.
È il loro coraggio vigliacco, ben descritto dal corteo che questa mattina ha sfilato per le vie di Milano. Non appena hanno visto la bandiera italiana esposta sul balcone da un uomo in giacca e cravatta, lo hanno riempito di uova.
Questa mattina il corteo dei NoExpo hanno sfilato per Milano. È un assaggio di quello che faranno anche domani per sporcare l’Expo che, al netto dei ritardi e delle polemiche, sarà una vetrina dell’Italia nel mondo. Si può non essere d’accordo, si può anche protestare. Ma, arrivati a un certo punto, bisogna unire le forze e schierarci al fianco del Tricolore, non certo contro. Gli antagonisti, i no global, i black bloc e i centri sociali, invece, fanno tutt’altro: minacciano, sporcano di vernice la città, scrivono NoQualcosa sui muri e sui monumenti, intasano il traffico e spaccano le vetrine. A cosa porti questo modo infantile di opporsi lo sanno solo loro. Si divertono a fare i gradassi con un signore che al balcone di casa sua ha esposto un Tricolore. Lo insultano, gli intimano di levarlo. Ma lui se ne frega, guarda oltre, non si fa intimidire e non retrocede nemmeno quando lo riempiono di uova. Una vigliacca sassaiola di albume e tuorlo. E lui, in giacca e cravatta, a infischiarsene dei bulletti.