Ogni giorno tra i 150 e i 200 profughi transitano dalla stazione di Bolzano. La Giunta provinciale si è quindi occupata della situazione relativa a rete di aiuto e strutture di sostegno.
“I profughi – ha spiegato l’assessora alle politiche sociali Martha Stocker – arrivano normalmente in gruppi di 30-60 persone, si muovono in maniera autonoma e intendono proseguire il loro viaggio verso Nord” ed ha aggiunto che, alla luce della volontà di utilizzare Bolzano solamente come tappa giornaliera di transito del loro percorso verso Germania e paesi del Nord, “è nostro compito offrire un’assistenza umanitaria dignitosa per il tempo che queste persone trascorrono sul nostro territorio: attualmente, pur consci delle difficoltà, non riteniamo che vi sia la necessità di misure di emergenza”.
Assieme alla Questura, alla Polizia ferroviaria e alle Ferrovie sono stati già individuati dei locali nell’areale della stazione di Bolzano che potranno essere utilizzati come punto di appoggio a favore dei profughi e garantire assistenza di sostegno per i bisogni primari.
«Si tratta ora di assicurare l’immediata disponibilità dei locali per creare in tal modo un miglior servizio di prima assistenza», aggiunge l’assessora Stocker.
Bastaaaaaaaaa
Non se ne può più!,
Le autorità bolzanine sempre spocchiose e livorose nei confronti degli Italiani, si calano le brache nei confronti degli extracomunitari !
Strano, tutte questa attenzioni agli Italiani non spettano!
E’ lecito chiamarlo razzismo di stato?