di Ernesto Micetich
Sono passati giá alcuni giorni da quel cancrenoso bubbone graveolente d’infame tradimento che insozza la sacralitá del mese di aprile nel quale il padre Romolo aprí il solco ieratico e sbocció l’eterna divinitá romana e le nostre cittá si ripuliscono dal ricordo sgradevole di quell’indecente turba di vile plebaglia impozzangherata di mortiferi vessilli partitici, stracci multicolori e bandiere straniere che ha celebrato l’avvilimento della Patria, la massima umiliazione sopportata dalla nostra nazione, quando delle ignobili paludi di opportunismo e spiritualitá incarognite nell’immondo odio per l’Italia hanno lordato la gloria di una sconfitta onorevole tramando con il nemico e complottando per consegnarla inginocchiata e legata mani e piedi alla criminale diabolicitá di quei maledetti poteri che la stanno distruggendo.
Ed eccolo il frutto del 25 aprile, eccolo il “fiore del partigiano morto per la libertá”. Siamo un popolo governato da immondi personaggi che non abbiamo eletto e che se vogliamo dirla tutta hanno meno legittimitá democratica dello stesso Mussolini e agonizziamo sotto la tirannia di un sistema oppressivo in confronto al quale dubito che la stessa dittatura fascista avrebbe potuto fare di peggio, visto che addirittura gli artigli della burocrazia perennemente assetata di soldi italiani (che non servono a migliorare il paese, ma ad alimentare la cancrena degli scellerati privilegi politici oltre che ingozzare l’interminabile parassitume africano insieme ai papponi dell’accoglienza) si insinuano nell’intimitá domestica al punto da intorbidare perfino il sacro istinto di solidarietá familiare, ostacolando un gesto semplice della vita quotidiana quale quello di un genitore che aiuta economicamente suo figlio.
Nel primo video qui sotto – guardatelo per intero – gli immigrati consigliano a Salvini di aprirsi e viaggiare per vedere l’Africa. Nel secondo video vi mostriamo un po’ di Africa. Sono queste le culture che dovremmo integrare?
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Sono queste le culture che dovremmo integrare?
Ecco da un articolo su Today del 10 febbraio 2015 < Quando un genitore aiuta economicamente il proprio figlio, spesso avviene “donando” denaro in contanti. Ebbene, da quando è entrato in vigore il “redditometro” “, un consiglio: fate attenzione. Ad un contribuente, infatti, l’Agenzia delle entrate ha chiesto accertamenti sostenendo che le somme in uscita per il pagamento di finanziamenti e altro, erano indici “di scostamenti di reddito” non giustificati dalle normali entrate di cui lui era titolare. In un successivo ricorso avanti una Commissione Tributaria Provinciale, attivato a seguito del ricevimento di una cartella dall’Agente di riscossione esattoriale con gli importi rettificati e le relative sanzioni applicate, il contribuente eccepiva che buona parte delle somme ricevute, oggetto di contestazione, erano solo un aiuto economico ricevuto da suo padre. Prendendo ad esempio questo ennesimo caso di contestazione di “somme non giustificate” il mio consiglio è di ricevere le somme da un genitore solo sul proprio conto corrente con una tracciabilità completa dell’operazione finanziaria, non utilizzando mai il contante per non incorrere nella facile azione di accertamento che l’Agenzia delle Entrate può intraprendere. Con il “redditometro”, infatti, vige la presunzione che le somme in contanti o accrediti di stessa natura sui conti bancari/postali siano indizio di presumibile “evasione” se non supportati da idonea documentazione probatoria che solo la tracciabilità dell’origine da cui perviene detta somma ( ndr bonifici, assegni, ecc.) può “facilmente” confutare >.
E dopo aver letto questa notizia ancora pensate di vivere in uno stato democratico non dispotico e garante delle libertá individuali? Ma siete veramente cosí idioti da crederlo? Questa é una dittatura che si regge su un lavaggio del cervello capillare, uno stillicidio che comincia dall’infanzia e prosegue con l’artiglieria dei mezzi di comunicazione di massa, con la manipolazione delle informazioni, con lo spregevole trucchetto delle contestazioni pilotate ad arte per illudere i fessi di vivere in un sistema pluralista… un regime perverso e carogna che ha trasformato il cittadino in un cagnoletto di Pavlov come é facile e deprimente constatare vedendo l’immenso stuolo degli imbecilli che vagano come sonnambuli nel limbo di un’esistenza mentecatta ripetendo le filastrocche menzognere con le quali la degenerata e traditrice cosca politica coonesta il peggior crimine possibile che sta perpetrando contro la nostra Patria, ovvero svilire l’elemento umano italiano e sostituirlo con un ignobile guazzabuglio di popolazioni artificiosamente messe insieme dai quattro angoli del pianeta…
“Pagheranno le nostre pensioni!” – “Aumentano il pil!” ragliava l’ebetume immigrazionista e adesso che queste idiozie sono state frantumate dalla realtá, allora ecco che il parassitume allogeno violento e mendicante proveniente dall’Africa diventa nella mente marcia dei babbei umanitari lo stuolo dei < poveretti che fuggono dalla violenza >.
Pertanto, se il fascismo l’olio di ricino lo faceva bere, a questi deficienti il sistema lo versa direttamente nei loro cervellacci bacati… e il risultato é lo stercorario entusiasmo di mentecatta idiozia con la quale applaudono e difendono la loro stessa morte in quanto pur sempre italiani e camminano gioiosamente verso l’abisso dell’estinzione sorridendo beotamente a coloro che si stanno accomodando in casa nostra, ai predatori d’Italia.
Ma i piú ignobili, piú della feccia immonda di rinnegati della Patria che gioisce al naufragio dell’Italia in questo apocalittico oceano di funesto e guazzabugliesco stranierume, siamo noi che rimpiangiamo il tempo beato nel quale per le strade fioriva la laboriositá del nostro popolo e uscire di casa era bello perché eravamo solo tra di noi e questi elementi che oggi rovinano il nostro spazio sociale non erano che stravaganti immagini di lontani capannumi alla periferia della civiltá portate nelle nostre case dalla televisione; noi che amiamo la Patria, siamo orgogliosi della nostra preclara identitá italiana che ha dato tanto al mondo e non vogliamo vederla sprofondare nella palude allogena… noi siamo ignobili e degni di disprezzo anche piú delle canaglie che stanno regalando la Patria allo straniero perché ci comportiamo come un miserabile gregge di codardia che rugge su internet, lotta sulle tastiere dei computer, sbraita con gli amici…e basta…
Noi non difendiamo questa nostra Italia che muore per la nostra passivitá piú che per gli attacchi della mandria immigrazionista e con dolore e profondo sdegno dobbiamo ammettere che questa accorata sentenza carducciana < la nostra patria é vile >… é piú che mai vera oggi, in questa grigia attualitá nella quale permettiamo a un abietto carognume di politicanti spregevoli di distruggerla rovinando le nostre vite e obbligandoci a convivere con gente straniera arrogante di una prepotenza selvaggia consona probabilmente ai loro tuguri natali, ma non alla dignitá della nostra millenaria nazione.
Articolo finale per comprendere bene in che acquitrino di barbarie ci hanno fatto sprofondare e la vigliaccheria con la quale ormai ci lasciamo soggiogare da questi predoni stranieri. Il Resto del Carlino <<Rimini, 20 aprile 2013 – Se non danno l’”obolo” ai parcheggiatori abusivi, corrono il rischio di venire palpeggiate. Quelli, nelle ultime settimane sembrano essersi moltiplicati come funghi, e dopo le molte segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine, Questura e Polizia municipale hanno organizzato qualche giorno fa un blitz nei parcheggi cittadini, soprattutto in piazzale Gramsci, dove sono comparsi molti i nuovi ‘arrivi’. Appena hanno visto le divise, c’è stato un fuggi fuggi generale. Gli abusivi travolgevano ogni ostacolo che trovavano sulla loro strada, cercavano di seminare le divise correndo sui tetti della macchine, ammaccandoli. Hanno cercato di infilarsi dentro il mercato coperto, rischiando di travolgere qualche anziano. Alla fine, dopo un inseguimento sfrenato, polizie e vigili sono riusciti a bloccarne quattro, tutti senegalesi, che sono stati portati negli uffici della questura per gli accertamenti. La piaga dei parcheggiatori abusivi, con l’estate sta raggiungendo livelli preoccupanti. Oltre che in piazzale Gramsci, soprattutto nella zona di piazza Malatesta e al Ponte di Tiberio. Molti i cittadini che si sono lamentati del fatto che non si limitano più a chiedere qualche soldo, ma li pretendono. Qualcuno parla di minacce, ma l’ultima ‘novità’ è quella dei palpeggiamenti di cui sarebbero state vittime alcune donne che si erano rifiutate di pagare il ‘dovuto’. Appena quelli si sono sentiti rispondere picche, avrebbero allungato le mani. E’ stato segnalato più di un episodio, e non è così certo che si tratti sempre della stessa persona.
Polizia raccomanda prudenza, ma soprattutto chiede che le persone che vengono molestate o minacciate dai parcheggiatori abusivi, si rivolgano subito alle forze dell’ordine e sporgano denuncia, così che le divise possano procedere nei confronti degli extracomunitari che li minacciano o, peggio, molestano le donne che si rifiutano di pagare.
Servizi anti-parcheggiatori sono previsti anche nei prossimi giorni, ma è un problema che difficilmente si riuscirà a eliminare. Sono talmente tanti che quando scappano da un parcheggio, finiscono per riempirne un altro subito dopo.>>.
Ecco i risultati di aver aperto le frontiere a tutti i popoli della terra indotti a tale crimine dall’ebete principio dell’uguaglianza universale e decenni di idiota educazione umanitaria e pacifista. In altri tempi altro che denunce, ci sarebbero stati i vespri riminesi a contendere la gloria a quelli siciliani … e insieme a loro sarebbero stati cacciati anche i delinquenti immigrazionisti che ci hanno messo in casa questi bubboni di barbarie e che sono i veri responsabili di tutte le loro malefatte…
Una notizia che fa capire bene inoltre quanto sia fuorviante e indegna l’analogia tra i nostri emigranti e questi primitivi che andiamo pure a salvare in mare, come se le loro vite fossero piú importanti di quelle dei nostri compatrioti che si suicidano o peggio ancora, non nascono nemmeno e, visto che il fetore del 25 aprile ancora si sente, vi diró che per quanto mi riguarda se proprio era destino dell’Italia finire in mani straniere… mille volte meglio sarebbe stato lasciarla ai tedeschi… e che voi politici da strapazzo, pieni di soldi da fare schifo e che grassi di vitalizi e privilegi giocate a fare gli umanitari con gli africani mentre il popolo italiano é alla fame, meritate di fare una fine peggiore di quella di Mussolini.
Ernesto Micetich