Non esiste nessun “piano B” per la Grecia nel caso in cui non si riesca a raggiungere un accordo sul piano di riforme che permetta ai partner internazionali di completare il programma di aiuti: lo ha ribadito, prima dell’inizio della seconda giornata dell’Ecofin informale a Riga il commissario Ue agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici.
“La Grecia – ha detto – deve restare nella zona Euro. Lo vogliamo tutti, le autorita’ greche, le istituzioni, i membri del Consiglio Ecofin. C’e’ qualche irritazione qua e la’ perche’ effettivamente bisogna accelerare, il tempo preme: ci sono gli impegni da rispettare e i problemi finanziari. Per questa ragione, ieri, non direi che abbiamo fatto pressione, ma abbiamo chiesto alle autorita’ greche che davvero vadano avanti nelle riforme. Ce n’e’ bisogno perche’ i loro impegni siano rispettati, ma soprattutto ne ha bisogno il popolo greco e l’economia greca”.
Moscovici evidentemente non ha recepito bene le dichiarazioni Grecia alla Troika: no ai tagli delle pensioni e rialzo Iva
Secondo Moscovici, “la discussione e’ stata ferma e chiara, ma il messaggio e’ stato ascoltato” ad Atene e il commissario si e’ detto “fiducioso che ora il processo riprendera’ con piu’ intensita’ e forza. Non c’e’ un piano B – ha concluso – ma solo un piano A ovvero la Grecia riformata nell’eurozona”. Intanto la discussione “critica” alla riunione dell’Eurogruppo di ieri dovrebbe essere servita ad “aggiungere un’urgenza extra al processo” in corso per arrivare a un accordo sull’ultima tranche di aiuti alla Grecia. Lo ha detto, a margine dell’Ecofin informale a Riga, il presidente dei 19 ministri delle Finanze, Jeroen Dijsselbloem. “Ci vorra’ ancora qualche giorno”, ha aggiunto, non precisando se sia ancora possibile concordare sul piano di riforme di Atene entro la fine del mese, come previsto dall’accordo del 20 febbraio scorso. (AGI) .