L’accesso al locomotore bloccato da un nastro bianco e rosso con due cartelli con la scritta “esplode”: è la scena che si è presentata al macchinista questa mattina alla stazione di Bolzano, quando stava per preparare il treno. Solo per un caso non è esploso l’ordigno formato da sei bottiglie di plastica da un litro e mezzo pieni di benzina, che poteva causare danni rilevanti, come ha detto il questore di Bolzano Lucio Carluccio. Indagini a 360 gradi, non si esclude la matrice no-tav.
Stando ad una prima ricostruzione le bombe molotov, tutte inesplose, sono state portate all’interno del treno mediante effrazione del vetro della cabina del macchinista. Sul posto gli uomini della Digos e gli artificieri. La matrice dell’attentato dimostrativo potrebbe essere anarchica.
Il convoglio si trovava nella rimessa della stazione di Bolzano e alle ore 7,11 sarebbe dovuto partire per Roma Termini. I passeggeri sono stati dirottati su un treno regionale fino a Verona Porta Nuova, quindi hanno proseguito per Roma a bordo di un treno ad alta velocita’. Non viene escluso che sia stato effettuato in segno di protesta per la realizzazione del tunnel di base del Brennero o per i continui respingimenti dei profughi al confine di Brennero. agi