“Non dimenticate Gaza, dove la popolazione è sempre più frustrata ed arrabbiata, non vede un futuro”. Questo l’appello ai leader Ue e alle istituzioni europee di Robert Turner, direttore operativo dell’agenzia Onu che fornisce assistenza ai profughi palestinesi (Unrwa-ONU) nella Striscia. (Se volete sapere qualcosa del coinvolgimento tra Unrwa e Hamas leggete qui >>>. Non si capisce per quale motivo dovremmo finanziarli noi., ndr)
“A Gaza sono esasperati e se potessero fuggirebbero in gran numero” afferma Turner, che arriva a Bruxelles in concomitanza del vertice sull’immigrazione per una serie di incontri con le istituzioni europee e gli Stati membri, sollecitando un’azione politica per “affrontare la questione del blocco di Gaza e della sicurezza, e consentire alla popolazione di andare avanti”.
Turner ha ricordato non solo il ruolo di “assistenza umanitaria” dell’agenzia Onu, “da cui dipende per gli aiuti alimentari 2/3 della popolazione”, ma anche quello di “fattore di stabilizzazione”. Il deficit del budget Unrwa per i servizi di istruzione e assistenza sanitaria, “ormai è strutturale, di circa 105 milioni di dollari l’anno su un totale di circa 630 milioni” spiega Turner. Per la distribuzione di cibo “ci sono fondi ancora per sei mesi”, mentre per i progetti di ricostruzione “i fondi sono chiaramente insufficienti: su 9mila case distrutte, ne possiamo ricostruire solo 200”. (ANSAmed)