“E’ il gas la risorsa del futuro, non solo in Europa ma in tutto il mondo. Sono molto ottimista sul gas, anche tenendo conto degli obiettivi per contrastare i cambiamenti climatici”. Cosi’ l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, sul palco della Ihs CeraWeek, la mega conferenza sull’energia di Houston.
“Sfortunatamente in Europa non sta andando molto bene per il gas – ha osservato – investiamo molto per ridurre le emissioni ma poi ci dimentichiamo del carbone. Abbiamo aumentato l’utilizzo del carbone, agli stessi livelli degli anni Settanta, facendo cosi’ salire il tasso delle emissioni.
Negli Stati Uniti avviene esattamente l’opposto: e’ stato aumentato il consumo di gas ed e’ sceso quello del carbone che pero’ viene spedito in Europa. Noi sfortunatamente lo compriamo”. Poiche’ il gas rappresenta la soluzione migliore, occorre secondo il manager di Eni, un supporto a livello globale, “perche’ il presente non e’ cosi’ positivo”. Il livello di attenzione dell’Unione europea, anche sull’onda della crisi ucraina e della situazione in Nord Africa e’ salito. “La sicurezza energetica e’ una questione di primo piano in Europa e il gas offre una risposta positiva.
PER TUTTA RISPOSTA LA UE REAGISCE COSI’
La Commissione europea ha inviato un’accusa formale a Gazprom affermando che alcune delle sue pratiche commerciali nei mercati del gas dell’Europa centrale ed orientale rappresentano un abuso della posizione dominante contrario ale regole Ue in materia.
La notizia era stata anticipata nei giorni scorsi dalla stampa internazionale e viene oggi confermata ufficialmente dalla responsabile Ue per la Concorrenza, Margrethe Vestager, dopo la riunione settimanale del Collegio. Sulla base di un’indagine preliminare, l’esecutivo ha dunque concluso che Gazprom viola le regole Ue applicando una strategia generale di separazione dei mercati del gas dell’Europa centrale ed orientale, per esempio riducendo la capacita’ dei suoi clienti di rivendere il gas oltre le loro frontiere. Questo, secondo Bruxelles, ha permesso a Gazprom di fatturare prezzi iniqui in alcuni paesi Ue.
Ancora, secondo l’indagine preliminare della Commissione il gruppo russo potrebbe aver abusato della sua posizione dominante vincolando le forniture di gas all’ottenimento di impegni distinti da parte dei grossisti sulle infrastrutture di trasporto del gas. Ora Gazprom ha 12 settimane per rispondere alla comunicazione formale della Commissione e puo’ chiedere di presentare i suoi argomenti.
“Il gas – ha commentato Margrethe Vestager – e’ un bene essenziale per la nostra vita quotidiana: mantenere una concorrenza equa sui mercati europei del gas e’ della massima importanza. Secondo noi, Gazprom potrebbe aver eretto ostacoli artificiali che impediscono il passaggio del gas da alcuni paesi dell’Europa centrale ed orientale ad altri, intralciando cosi’ la concorrenza transfrontaliera”. Se le preoccupazioni di Bruxelles saranno confermate, ha osservato, “Gazprom dovra’ assumere le conseguenze giuridiche del suo comportamento”. Sono 8 i paesi Ue in cui Gazprom e’ il principale se non l’unico fornitore di gas. Come ha detto la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager presentando l’accusa formulata dall’esecutivo comunitario, si tratta di Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Bulgaria, Slovacchia. “C’e’ una segmentazione dei mercati che ha permesso a Gazprom di chiedere prezzi molto alti in alcuni paesi”, ha spiegato Vestager. In particolare, “5 paesi hanno subito prezzi sleali”. Inoltre, ha spiegato, sempre approfittando della posizione dominante, Gazprom ha chiesto impegni non direttamente collegati sulle infrastrutture per il trasporto di gas: “abbiamo prove di questo comportamento illegale in Polonia, per il gasdotto Yamal, e in Bulgaria per il South Stream. Ora – ha aggiunto – diamo la possibilita’ alla societa’ di difendersi”.
Che geni e? Attenta ENI, già un dirigente in passato è stato fatto saltare con l’aereo…a buon intenditor…
Che geni e?