Alla faccia della democrazia – Torna d’attualità la doppia preferenza di genere. Dopo il voto segreto trasversale nella scorsa legislatura che aveva impedito l’inserimento del principio nella Statutaria, ora una parte del centrosinistra ripropone questa “forzatura legislativa” con una proposta di legge sottoscritta da Centro democratico, Sel, Partito dei Sardi, Rossomori e da due donne del Pd, Rossella Pinna e Daniela Forma.
La norma offre la possibilità all’elettore di esprimere nella stessa lista uno o due voti di preferenza prevedendo in quest’ultimo caso l’indicazione obbligatoria di candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. C’è poi la prescrizione rivolta ai partiti affinchè uno stesso genere non superi i 2/3 della stessa lista. Ora la proposta di legge sarà affidata alla commissione Autonomia con l’impegno che di esaminarla subito dopo il riordino degli enti locali.