E’ di 28 morti il bilancio del bombardamento aereo sulla base missilistica di Faj Attan a Sanaa, da parte della coalizione guidata da Riad. Lo riferiscono fonti sanitarie. Tra le vittime, tre membri, di cui un giornalista, del canale televisivo Al-Yemen Al-Youm. L’esplosione e’ stata la piu’ violenta registrata in oltre tre settimane di raid lanciati contro gli Houthi dalla coalizione sunnita.
Il colmo dell’ipocrisia – L’Arabia Saudita ha stanziato 274 mila dollari per l’esecuzione di operazioni umanitarie in Yemen, dove e’ in corso dal 26 marzo scorso l’operazione militare “Tempesta risolutiva”. Da una parte li bombarda, dall’altra finge di aiutarli.
Secondo quanto si legge in una nota diramata dall’agenzia di stampa saudita “Spa”, “Il re Salman bin Abdulaziz Al Saud ha emanato l’ordine di stanziare la somma di 274.000 dollari a sostegno delle operazioni di soccorso umanitario in Yemen, a seguito dell’appello lanciato dalle Nazioni Unite in data 17 Aprile scorso”. Il governo di Riad ribadisce nella nota “il pieno supporto al fraterno popolo yemenita e prega affinche” venga ripristinata la sicurezza e la stabilita’ nello Yemen”.
Nella giornata di ieri il portavoce dell’operazione “Tempesta risolutiva”, Ahmed al Asiri, ha reso noto che oltre il 90 per cento degli obiettivi della difesa aerea dei ribelli sciiti erano stati colpiti e che la missione ha quasi raggiunto il suo scopo di distruggere la forza militare del gruppo sciita, mentre nei giorni scorsi l’ambasciatore saudita in Italia, Rayed Khalid A. Krimly, ha fatto sapere in una nota che il suo paese e’ ancora disponibile al dialogo con il movimento di Houthi se le sue milizie abbandonano le armi e si ritirano dalle citta’ dello Yemen.