Al momento “escludo la possibilità della presenza di uomini di terra” in Libia. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo a Radio Rtl. “Intervenire in Libia con le forze di terra – ha spiegato Renzi – sarebbe un rischio eccessivo. Si parla di peacekeeping ma lì non c’è la pace. Non possiamo mandare migliaia di uomini sull’onda dell’emozione. In questa vicenda siamo molto calmi, molto ‘palla a terra’, perché parliamo di una cosa su cui non si possono commettere errori e fare passi falsi”.
UE AFFRONTI QUESTIONE LIBIA IN MODO PIU’ SERIO. “Chiederemo all’Europa di affrontare il tema della Libia in modo più serio rispetto al passato”. Un concetto più volte ribadito dal premier, che ha chiesto all’Unione europea di dedicare giovedì un Consiglio ad hoc sulla Libia e sulla frontiera sud dell’Europa.
“In Libia 4 anni fa è intervenuta la comunità internazionale – ha aggiunto – per rimuovere un dittatore come Gheddafi, ma senza pensare al dopo, senza una visione e una strategia. Oggi la Libia è un Paese dilaniato. Se pensiamo a migranti che arrivano sulle nostre coste, il 91% di loro passa dalla Libia, anche se proviene da altre zone”. “Il punto – ha detto il presidente del Consiglio – è non fare le cose senza una strategia e una visione”