Savona È polemica a Cairo Montenotte – La Prefettura ha avvertito il sindaco Briano della “assoluta necessità dell’utilizzo, che si auspica solo temporaneo, della struttura denominata Villa Raggio“ gestita dalla Cooperativa Il Faggio.
Una decisione contro la quale il sindaco si è ribellato una prima volta: in una lettera inviata al Prefetto:
«Interpreto il sentimento dei miei cittadini – dice Briano – non ne faccio una questione politica, né tantomeno razzista. A settembre abbiamo inaugurato con il vescovo e tutte le istituzioni Villa Raggio quale nuova rsa psichiatrica, oggi la stessa villa viene destinata all’accoglienza dei profughi. Sa di presa in giro. La scelta, tenuto conto anche della crisi occupazionale che Cairo sta affrontando, è per noi inopportuna. Sono stato informato mercoledì che i profughi sarebbero arrivati, ho ribadito la mia contrarietà non solo perché la struttura non è idonea, in centro, area sede di servizi pubblici a cui accede l’intera cittadinanza e in un quartiere ad elevata residenzialità, ma anche perché il numero delle persone già accolte a Cairo risulta ormai sovradimensionato e incompatibile rispetto alle scarsissime risorse del territorio».
Ma dopo la lettera la situzione è peggiorata ulteriormente: “Sono venuto a conoscenza – dice il sindaco -che la Coop Il Faggio ha intenzione di spostare un ulteriore numero indefinito di profughi (almeno 25) in un’unica struttura del centro cittadino” dice Briano, che ha quindi deciso di richiedere una volta per tutte un incontro col Prefetto.
E una vergogna che l’Italia paese che costrinse milioni di Italiani ad emigrare nel mondo intero pensi ad accogliere come principi gente che odia i bianchi, tra l’altro. Io,lasciai l’Italia nel 1980 perchè ero disoccupata e non volevo nè essere raccomandata nè comperare un posto di lavoro (3 milioni di lire in una banca di Campobasso). Ho sooferto e ho lottato per farmi un posticino nella società. Lavoro ancora e pago tasse. Non ho i soldi per pagarmi l’albergo e venire in vacanza in Italia. Chi mi accoglie come profuga?
Quando migliaia di profughi istriani di lingua veneta furono scacciati dall Istria vennero confinati per anni in campi profughi miserrimi. Nessuna prefettura si preoccupò di trovare soluzioni più umane, Ed erano cittadini italiani e non extracomunitari.