Come già detto da Brunetta e confermato da Bankitalia, il famoso “tesoretto” non esiste ed anzi è solo un’arma di distrazione di massa per prendere in giro i cittadini.
È opportuno che il governo spari nel dibattito pubblico la questione del “tesoretto”? C’è davvero un “tesoretto” da spendere nelle pieghe del nostro bilancio pubblico? La risposta è no, no secco, su entrambe le domande.
E il ministro Poletti, sfidando il ridicolo, cosa fa?
“Il tesoretto previsto nel Def andrà per interventi a sostegno delle fasce più deboli”. Lo ha ribadito il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ricordando a margine di un convegno di Carisbo Intesa Sanpaolo a Bologna che “le forme” di questi interventi “non sono ancora definite”.”Oggi non lo sappiamo” dove verrà impiegato il tesoretto “nel senso che il presidente del Consiglio ha detto molto chiaramente che nelle prossime settimane discuteremo collegialmente come Consiglio dei ministri su che cosa fare – ha spiegato Poletti -.
Un orientamento sul piano generale l’abbiamo dichiarato che è quello di intervenire nei confronti delle fasce più deboli, la parte che è stata socialmente più pesantemente colpita dalla crisi sulla quale fino ad ora non siamo riusciti a fare interventi adeguati”.”Ne abbiamo l’esigenza – ha aggiunto – credo che le forme attraverso le quali faremo questo intervento non sono definite ma questo è un orientamento che è già stato, in qualche misura, identificato”.