Un attore che rincorre il successo senza nessun compromesso

di Giuseppe Ierace

Alto, moro rispecchia i canoni del tipico uomo mediterraneo. Sono i segni particolari che accomunano un ragazzo che a ridosso della maturità sconvolge i progetti della propria vita in un modo alquanto strano. Un giorno impreparato all’ interrogazione, per poter sfuggire alle “grinfie” del professore, di genio si inventò una storia personale e intima alla quale il docente credette, cosi lui riuscì a farla franca. Ma le bugie come si dice hanno le gambe corte; quindi subito dopo si scopri che è stata solo una burla ideata al momento giusto.

All’ approssimarsi degli esami finali di Stato la domanda per lui fu spontanea rivolta allo sbalordito professore che fu testimone di quell’ eccelsa pantomima costruita in qualche minuto… Cosa farò dopo il Diploma? Quest’ ultimo non avendo alcun dubbio rispose a tono. Tu devi fare l’attore.

Il protagonista è Walter Cordopatri nato a Gioia Tauro (Rc) il 24 settembre 1987 da padre commerciante e mamma casalinga che legato dalla passione del calcio fu spinto in Friuli Venezia Giulia, diplomatosi all’ Itis di Oppido Mamertina (Rc) ebbe quella sterzata verso la recitazione.

Walter-Cordopatri

 

Dopo una singolare selezione che lo portò tra i primi 8 iniziò per ben 3 lunghi anni gli studi presso la scuola più prestigiosa d’ Italia “Il Centro Sperimentale di Cinematografia” di Roma. Qui ebbe l’occasione di entrare in stretto contatto con i mostri sacri del teatro Giancarlo Giannini, Mirella Bordoni, Giovanni Veronesi, Vito Mancusi, Mario Maldesi , Furio Andreotti, Alessio Di Clemente, Eljana Popova e nel 2012 si assicurò il diploma di attore professionista.

Il suo primo lavoro fu nel 2009 con un video musicale di Elisa Toffoli “Broken”. Nel 2011 si è reso protagonista di “il Caffè”, di Paco Treglia, un cortometraggio che affronta le difficoltà relazionali di coppia; grazie al quale vinse il premio di miglior attore al festival di Ferrara. Nel 2012 è stato il co-protagonista di “Melina, con rabbia e con sapere”; di Demetrio Casile. In quest’ anno lui stesso ha scritto un cortometraggio girato nella sua terra natia precisamente a Rizziconi dove è cresciuto, “30 e lode “diretto da Salvatore Romano. Che lo portò sul podio vincendo il premio come miglior Attore “Al Mendicino Corti” e all’ “Azzurra Film Festival”.

Nel 2013 è a teatro con “Canale Mussolini” diretto da Clemente Pernarella in cui interpreta il protagonista del romanzo, Pericle Peruzzi. Che dire gli impegni sono sempre stati tanti tra teatro cortometraggi e inoltre il prestarsi come modello e fotomodello per vari marchi italiani. Ma da buon calabrese con il bagaglio del sapersi arrangiare, è stato sinonimo dell’ultima produzione “La notte non fa più paura”. Il Film parla di un padre calabrese della piana di Gioia Tauro, giovane operaio trasferitosi in Emilia per fare il saldatore in una fabbrica dove incontra una cultura diversa dalla sua e quando tutto sembra per andare nel verso giusto ci si mette in mezzo il terremoto.

Walter è protagonista con Stefano Muroni, il David di Donatello Giorgio Colangeli e il resto del gruppo Ivan Alovisio, Piero Cardano, Rosario Petix, Valentina Imperatori, Valeria Romanelli, Silvana Spina e la piccola Carlotta Benini. La regia è di Marco Cassini come opera prima, prodotto dall’”Associazione da Ferrara alla luna” di cui fanno parte la produttrice esecutiva Ilaria Battistella e l’ ufficio stampa Stefano Govoni , non si può esimere da un plauso verso il nobile gesto di Maria Rita Storti, Vittorio Gambale, Provincia di Ferrara, i Familiari delle Vittime e tutti quelli che hanno contribuito con il progetto CrowdFunding ideato per raccogliere più fondi possibili alla riuscita della pellicola dato il budget molto limitato.

Il film sarà presentato il 29/04/2015 all’ Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles facendo la rappresentanza della cultura italiana in Europa dove il nostro Bronzo di Riace crede ancora fermamente di perseguire con spirito di abnegazione quello che di buono ci resta in questa società basandosi sui principi cardini del vivere, autodefinendosi di essere un attore di una categoria particolare, non avvalendosi di meriti o ponendosi con l’ aria da divo ma percorrendo quel sentiero dove l’ umiltà ha lasciato le orme, facendo tutto con semplicità a 360° gradi sempre a testa alta, Scrivendo, interpretando e alla ricerca sempre di nuove risorse.