Sono 1.511 i migranti salvati nella sola giornata di ieri in 12 diverse operazioni coordinate dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma. A questi si aggiungono gli 8.480 salvati nei giorni scorsi, per un totale di quasi 10.000 persone soccorse.In particolare Nave “Dattilo” della Guardia Costiera ha tratto in salvo 503 migranti da 5 gommoni mentre altre 131 persone sono state tratte in salvo dalla motovedetta CP324. Altre 88 persone sono state recuperate dalla CP312 e 86 dalla CP287, che ha trasbordato i migranti dalla motonave Shah, dirottata per il soccorso.Significativo il contributo prestato dal naviglio mercantile alle operazioni: anche la Norman Corona ha collaborato con la Guardia costiera traendo in salvo 95 persone che stanno per essere trasferite sulla motovedetta CP304. Alle operazioni hanno preso parte inoltre una motovedetta della Guardia di Finanza, che ha tratto in salvo 89 migranti e due unità della Marina Militare italiana che hanno soccorso in totale 519 persone.
“La Commissione Ue è pronta a fare la sua parte per sostenere ed assistere l’Italia e gli altri Stati membri più colpiti, che hanno necessità urgenti”, così il commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos, dopo gli arrivi di migliaia di migranti negli ultimi giorni. “Di recente abbiamo offerto supporto finanziario d’emergenza ad alcuni Stati membri – evidenzia il commissario – e siamo pronti a farlo ancora, in futuro, se sarà necessario”.
Un attacco ai soccorritori è avvenuto ieri a circa 60 miglia dalle coste libiche, durante il trasbordo dei migranti tra la nave della marina islandese Tyr, inserita nel dispositivo Frontex, e il rimorchiatore italiano Asso 21. Da un “barchino veloce” – che secondo altre testimonianze, e alcune foto, sarebbe invece una motovedetta libica – sono partiti “vari colpi di arma da fuoco” in aria, per recuperare il barcone su cui avevano viaggiato.
Intanto, degli oltre 8.500 migranti soccorsi nel fine settimana, quasi tremila sono sbarcati questa mattina tra la Sicilia, la Calabria e Lampedusa, dove il centro di accoglienza è al collasso con 1.400 migranti (ma per 300 di loro è già previsto un trasferimento con un ponte aereo) a fronte di una capienza di 250 posti.