“Non c’è nessuna guerriglia interna, solo il tentativo di fare delle proposte diverse da quelle in campo che, secondo alcuni di noi, non funzionano. Si sottovalutano alcuni problemi: non è questione di beghe o conflitti interni al Pd” ma a un’impostazione “del partito, da parte di Renzi, che va verso i poteri forti, si pensi solo al jobs act. Ora sulla legge elettorale si fa finta di non capire che si vuole introdurre un presidenzialismo di fatto”.
Lo dice all’Adnkronos Stefano Fassina, commentando la riflessione con cui Umberto Minopoli, ex funzionario Pci Pds da molti considerato ‘bersaniano’ di ferro, sulle pagine del Foglio invita a uno scambio tra le due fazioni dem: il voto favorevole della minoranza Pd sull’Italicum e un patto di legislatura per la fine della conflittualità e della guerriglia sul percorso delle riforme di Renzi.
“Il Pd di Renzi – secondo Fassina – è su posizioni radicalmente contraddittorie all’idea di democrazia e agli interessi che un partito di sinistra dovrebbe rappresentare e tutelare”. Da qui l’impostazione della minoranza dem, che in più di un’occasione, non ultima la legge elettorale, ha deciso di puntare i piedi. “Stavolta la lettura di Minopoli non mi trova d’accordo – dice l’esponente della minoranza Pd – non vorrei si sottovalutassero problemi. Non si tratta di capricci, ma di proposte non condivise e in contraddizione con ciò che una forza di sinistra dovrebbe essere e rappresentare”.
Adnkronos
EGREGIO FASSINA – CON UN 50% DI CORRUZZZZZIONE E’ GIà UN POTERE FORTE – PER COMBATTERLO CI VUOLE UN ALTRO POTERE FORTE , PIU’ DI LORO O SOCCOMBI=:. E’ LA REGOLA NATURALE NON SCRITTA.!