Durante i negoziati di Minsk di febbraio durati 16 ore, Petro Poroshenko avrebbe offerto a Vladimir Putin di “prendersi il Donbass”, un’offerta che il presidente russo rifiutò, chiedendo al suo interlocutore, “sei matto o cosa? Non ho bisogno del Donbass se non ne hai bisogno tu”. Piuttosto, aveva aggiunto Putin, “dichiaralo indipendente”. A raccontarlo sarebbe stato lo stesso Putin nel suo incontro con i dirigenti dell’Unione degli industriali russi il mese scorso, come ha spiegato a Forbes una persona presente all’incontro.
Poroshenko, spiega invece un’altra fonte, aveva detto a Putin, ed è decisamente più credibile, di farsi carico dei costi delle regioni dell’est, una richiesta a cui il presidente russo aveva risposto dicendo di essere disposto a farlo solo se la regione fosse passata alla Russia.
Il presidente dell’Unione degli industriali Shokhin ha definito lo scambio riportato da Forbes come una “distorsione e una interpretazione scorretta delle parole del Presidente”, una distorsione che comunque rende conto del peso rappresentato dalle regioni di Luhansk e Donetsk sulle casse dello stato ucraino (l’accordo definito a Mink fra l’altro impone a Kiev la ripresa dei pagamenti di pensioni e altri contributi sociali sospesi lo scorso settembre).
Adnkronos
Mi sembra del tutto normale. Forse la Russia dovrebbe farsi carico di tutti i costi in cambio di niente? O magari vedendo mettere altre basi NATO lungo i suoi confini?