Brescia: disabile incatenato in Piazza Loggia, “guadagno solo 2 euro e 50 al giorno”
“Sono italiano, sono invalido. Lavoro per 2 euro e 50 al giorno, come faccio a vivere degnamente? Trattatemi almeno come un immigrato”. Portava questo cartello al collo, è rimasto incatenato ad un palo della luce di Piazza Loggia per quasi sei ore, dalle 11 alle 17. Poi ha mollato la ‘presa’, ha seguito il consiglio di amici e parenti, dei Servizi Sociali e della Polizia Locale.
Ma la sua protesta ha colto nel segno, e non è detto che finisca qui. Lui è Alessandro Tedesco, ragazzo di 27 anni che abita con la madre, in città. Disabile al 50%, lavora in un supermercato con uno di quei cosiddetti “contratti di incentivo al lavoro”. In soldoni, racconta, quattro ore al giorno per due euro e cinquanta. In un mese sono meno di 80 euro.
Sotto il sole della Loggia, ha incuriosito i passanti, a tanta gente ha voluto raccontare la sua storia. Con la vena polemica della disperazione, “trattatemi almeno come un immigrato”. Che sia vero o meno, questo non si sa: pare che un’azienda locale, colpita dalla protesta di piazza, si sia già fatta avanti per offrire ad Alessandro un lavoro. Un lavoro vero.
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