Napoli – Anna Esposito potrebbe aver avvelenato il figlio Giacomo prima di suicidarsi. E’ il sospetto su cui lavorera’ il medico legale durante l’autopsia alle salme della donna e del bambino. Secondo gli inquirenti e’ chiaro che la 35enne e’ morta dopo essersi autoinflitte diverse coltellate, meno chiara e’ la causa del decesso del piccolo di quasi tre anni, il cui corpo non presenta ferite esterne.
A terra, pero’, nella stanza da letto in cui sono stati trovati i corpi, gli investigatori hanno notato diverse bustine di un medicinale, il Nimesulide, commercializzato con il nome di Aulin, e l’ipotesi e’ che Anna Esposito abbia somministrato il farmaco in dosi nocive al figlio. Solo esami tossicologici potranno confermare questo sospetto.