Tra le destinazioni finali c’era l’Italia, oltre a Svizzera, Germania e Francia: Europol, col supporto di Eurojust e circa 400 unità delle forze di polizia di sette Paesi, ha smantellato un network di trafficanti di esseri umani, dal Kosovo all’Europa.
Sono in tutto 77 le persone arrestate (in due operazioni) con l’accusa di far parte di un’organizzazione che gestiva un fenomeno su vasta scala. Gli arresti sono avvenuti tra Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Kosovo e Slovacchia. I membri del network erano di nazionalità kosovara, bosniaca, serba, macedone, slovacca e ceca.
Il costo del viaggio a persona era di 2800 euro, 7mila a famiglia. Tra le modalità di pagamento anche Western Union e MoneyGram. L’organizzazione reclutava i migranti in Kosovo ed organizzava il loro ingresso illegale in Ue, attraverso l’Ungheria. Una volta attraversata la frontiera Schengen i migranti venivano affidati ad un’altra cellula dello stesso network. La maggior parte dei migranti faceva richiesta di asilo in Ungheria, prima di proseguire per la destinazione finale, tra queste l’Italia. ansa