Aereo caduto: mistero su 8 minuti di silenzio, forse presenza “illecita” a bordo

 

Il giorno dopo la tragedia dell’aereo Germanwings schiantatosi con 150 persone a bordo si cerca di far luce sulle possibili cause dell’incidente. Mistero sugli otto minuti di discesa, costante ma controllata, sulle cui motivazioni niente è stato segnalato alla torre di controllo. Si fa intanto largo l’ipotesi di una presenza “illecita” a bordo, che spiegherebbe le mancate comunicazioni a terra.

Le tappe della tragedia – Ore 10.30: il volo 4U 9525 di Germanwings, partito mezz’ora prima da Barcellona e diretto a Dusseldorf, scompare dagli schermi radar mentre vola sul sud della Francia.

Ore 10.47: in assenza di comunicazioni da parte dei piloti, la Direzione dell’aviazione civile francese lo dichiara “in emergenza”.

Ore 10.53: dopo un’inspiegabile perdita di quota, brusca ma non verticale, l’aereo si schianta ad oltre 2.500 metri di quota, sul massiccio delle Trois Eveches, fra Barcelonette e Dignes, nelle Alpi francesi.

Germanwings-crash

 

L’allarme partito da terra dopo la perdita del segnale – In ritardo di oltre 20 minuti, l’aereo era decollato alle 10 precise dall’aeroporto internazionale di Barcellona El Prat, dove era arrivato un’ora prima proveniente da Dusseldorf. Dopo il decollo, l’aereo ha sorvolato il mare prendendo quota e arrivando ai regolari 30.000 piedi di quota (9 km) alle 10.17, poi 38.000 alle 10.27, al largo di Tolone, nel sud della Francia. Velocità anch’essa regolare, 470 nodi (870 km l’ora).

L’allerta viene data qualche minuto dopo dal funzionario di permanenza all’aviazione civile francese perché l’aereo non dà più segnali radio. Diverse volte viene chiamato, ma non c’è alcuna risposta.

La deviazione di rotta – L’aviazione si accorge poi di una deviazione dalla rotta corretta e di una perdita di quota, il controllo aereo fa scattare la procedura d’emergenza e parte subito un caccia dell’aeronautica militare in funzione antiterrorismo, affiancato da un elicottero dei gendarmi. L’aereo è introvabile.

Il mistero di quegli otto minuti di brusca discesa – Dai dati di Flightradar, sito che traccia le rotte di tutti gli aerei in volo, si constata che fra le 10.31 e le 10.32 l’A320 comincia a scendere bruscamente. Non cade, ma la discesa è veloce, 1 km al minuto fino alle 10.41, quando dell’Airbus si perde ogni traccia. La caduta, secondo Germanwings, è durata otto minuti. Lo schianto avviene alle 10.53.

Un testimone: “Ho visto lo schianto, poi un boato” – “Ero in giardino e ho sentito un rumore strano, sordo. Mi sono girato e c’era quell’aereo che volava così basso…”. Marc Emy, uno dei testimoni che ha assistito allo schianto dell’Airbus. “Poco dopo un boato – racconta – come la dinamite”. Insieme a lui, nella loro casetta di Prads, a pochi chilometri dal luogo della tragedia, c’era anche la moglie: “Io ero in casa, ho solo sentito un rumore molto forte. ce l’ho ancora nelle orecchie”.

L’ipotesi di una “presenza illecita” a bordo – I dati di volo sono incomprensibili agli esperti francesi che li hanno analizzati: la discesa è costante ma controllata, come se l’aereo procedesse con pilota automatico. L’unica spiegazione di un’azione del genere, molto grave, è la perdita di pressurizzazione. Ma non ci sarebbe stato motivo per non comunicare l’inconveniente a terra. Invece, silenzio per otto, interminabili minuti, fin quando l’aereo si infrange contro la parete della montagna.

Gli esperti francesi, ex piloti o esperti di aviazione civile e militare, che escludono un attentato con esplosione, non sono altrettanto categorici nell’escludere una “presenza illecita” a bordo. Che spiegherebbe non soltanto l’assenza di contatti volontaria da parte dei piloti ma anche il mancato ricorso al codice d’emergenza (7077) che in casi disperati si invia a terra tramite trasponder.

LA SCATOLA NERA DANNEGGIATA – Sul luogo della tragedia arriveranno intanto oggi il presidente francese Hollande, la cancelliera tedesca Merkel e il premier spagnolo Rayoj. E sono attese oggi le prime risposte sulle cause dello schianto, ancora sconosciute. Si spera di capire qualcosa dal ritrovamento di una delle scatole nere, contenente le registrazioni delle conversazioni all’interno della cabina di pilotaggio. Secondo il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazeneuve, sarebbe danneggiata. Cazeneuve ha aggiunto che il governo francese sta indagando in tutte le direzioni per scoprire le cause del disastro: la pista terroristica non è esclusa, ma al tempo stesso non è lo scenario più credibile.“

Migliaia di detriti, rottami, pezzi di fusoliera. E corpi, corpi ovunque. E’ lo scenario dell’orrore sulle Alpi dell’Alta Provenza in Francia, dove ieri un Airbus 320 della compagnia low cost Germanwings – proveniente da Barcellona e diretto a Düsseldorf – è precipitato con a bordo 150 persone. Sono tutti morti.

Le operazioni di recupero e ricerca dei corpi sono riprese all’alba, dopo l’interruzione nella notte. Ieri i soccorritori, giunti sulla parete rocciosa a quasi tremila metri attraverso sentieri impervi e con jeep cariche di legna, hanno acceso dei fuochi intorno ai resti delle vittime per tenere lontani i lupi.