“Perché le bambine non possono avere le scarpe dinosauro?”. La questione può sembrare secondaria, ma per una bimba inglese di 8 anni poter sfoggiare le calzature del cuore, che lasciano l’impronta di un grande rettile del passato e sono pensate per i piccoli amanti dei dinosauri, pensate per i maschi, MA NESSUNO VIETA ALLE FEMMINE DI INDOSSARLE, era davvero un’ingiustizia.
E’ cominciato il solito teatro gender. Si è addirittura parlato di disparità di genere declinata nel campo della moda e sul palcoscenico dell’esibizionismo sono salite “scienziate” di tutto il mondo.
La madre avrebbe potuto dire serenamente alla figlia che nessuno vieta alle bambine di indossare le scarpette dinosauro, invece ha pensato bene di creare il caso per celebrare la nefasta filosofia gendere e sfogare un po’ del suo esibizionismo.
Da quando Jane Trow ha postato su Twitter la nota rivolta da sua figlia Sophia al negozio di scarpe ai primi di marzo, la campagna della bimba per mostrare che non sono solo i maschietti ad essere interessati ai dinosauri sta avendo un successo incredibile. Usando l’hashtag #inmyshoes, sedicenti scienziate internazionali – geologhe, ingegnere, biologhe, vulcanologhe ed archeologhe hanno risposto all’appello della bimba – twittando foto delle proprie scarpe e dichiarando la propria solidarietà nei confronti della bambina e il proprio amore per dinosauri e affini.
Per la serie “tutto quanto fa spettacolo” anche quando lo spettacolo non c’è, la campagna contro le scarpe “per maschietti” che in realtà tali non sono, descritta sul ‘Telegraph’, continua a raccogliere adesioni, anche quelle di qualche uomo che rivendica la passione per calzature sportive di cui esistono solo versioni ‘al femminile’. Dal drammatico al patetico.
E se dal negozio hanno risposto a mamma e figlia che le scarpe dinosauro possono essere indossate anche dalle bambine, in effetti nel catalogo sono descritte come “da maschio”. In attesa di una non meglio specificata versione unisex, piccole e grandi scienziate continuano imperterrite a postare foto di calzature di tutti i generi e fanno sentire la propria voce via social, sfidando il senso del ridicolo.