Sul sito del parlamento UE vengono poste delle domande a Gilles de Kerchove, coordinatore antiterrorismo dell’Unione europea.
Come possiamo impedire alle persone di unirsi ai gruppi jihadisti? E come possiamo evitare che i combattenti tornino in Europa per commettere attacchi terroristici?
Bisogna investire nella prevenzione, in particolare nella diagnosi precoce dei segnali di radicalizzazione.
È necessario trovare qualcuno di fiducia e aiutare queste persone a riconnettersi alla società. Abbiamo anche bisogno di decostruire l’ideologia jihadista, anche attraverso internet. Daech è molto esperto in comunicazione e sa come ottenere più sostegno.
Il ritorno dei combattenti in Europa rimane la sfida più importante. É necessario valutare la pericolosità di ogni ritorno in Europa. Sarebbe un errore inviare la maggior parte di loro in carcere, perché proprio la carcere è un importante incubatore di radicalizzazione. Dobbiamo essere capaci di progettare un programma di riabilitazione alternativo. E ci dovrebbe essere anche un programma simile per quelli che sono già in carcere.
Cosa può fare il Parlamento europeo per contribuire alla lotta al terrorismo?
Il Parlamento europeo ha un ruolo molto importante. Non solo come co-legislatore, ma anche nella risposta sociale necessaria al fine di promuovere la tolleranza e combattere l’antisemitismo e il razzismo contro i musulmani. Il Parlamento è probabilmente una delle istituzioni dell’Unione europea che è nella posizione migliore per proporre nuove idee. Abbiamo anche bisogno di impegnarci di più con i paesi vicini.
Mi piacerebbe davvero sapere cosa dovremmo fare, secondo questi imbecilli, al di là della pura retorica delle belle parole e delle buone intenzioni.
Costui sarebbe il coordinatore antiterrorismo della ue ? ah ah ah ottima scelta, mi sembra il tipo adatto ! Manca solo dica che il terrorismo islamico non esiste e che è un’invenzione di razzisti e complottisti europei.Motivo in più per uscire subito da questa trappola che è la ue !