Dopo la declinazione di genere, la Boldrini pensa a un “codice etico di condotta”

Boldrini

 

“E’ uno spettacolo triste, che fa male all’istituzione, non restituisce dignità al Parlamento e allontana i cittadini, che restano esterrefatti e si indignano. I deputati dovrebbero esprimersi con la forza delle idee, non con i muscoli e gli insulti. Io credo che sia necessario un impegno di tutte le forze politiche per non arrivare a questi punti di tensione in aula”.

Così la presidente della Camera Laura Boldrini in una intervista a ‘Famiglia Cristiana’ parla delle ‘bagarre’ in Aula alla Camera. E invita, come fa anche nel suo libro ‘Lo sguardo lontano’, a far vincere la buona politica contro l’antipolitica: “Il che significa sradicare la corruzione, regolamentare l’attività lobbistica, varare, come hanno fatto le assemblee elettive di altri Paesi, un codice etico di condotta per i parlamentari. E poi spiegando quello che stiamo facendo”.

Quando accompagno i cittadini nelle visite alla Camera -spiega- all’inizio li vedo un po’ freddini e prevenuti, poi invece si rendono conto del grande lavoro che si fa qui dentro e di quanto abbiamo realizzato in questi due anni. Faccio lo stesso nei miei incontri sul territorio, quando vedo giovani, precari, associazioni, imprenditori. Sono persone che vogliono risposte ai loro problemi e per me è doveroso ascoltare e fare da tramite con chi deve dare risposte. La fiducia si recupera con gli atti concreti, non con le parole e le false promesse. Si deve essere seri”.