Clan Casamonica (Sinti stanziali): usura con tassi al 76mila%, otto arresti

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Un sistema di “vendite simulate” dietro al quale si nascondeva un giro di estorsioni ed usura con tassi di interesso arrivati in alcuni casi anche ad oltre il 76mila per cento. Ad escogitare il sistema alcuni membri del clan Casamonica, smascherati dopo due anni di indagine dagli agenti di polizia. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di otto persone, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di estorsione aggravata ed usura nei confronti di esercenti ed attività imprenditoriali della Capitale.

AGENZIA IMMOBILIARE A VESCOVIO – In particolare il pool investigativo ha cominciato a lavorare sul sistema dopo la denuncia nel giugno 2013 al commissariato Vescovio di un agente immobiliare che riferì di essere vittima di ricatti estorsivi da parte di un appartentente ai Casamonica. Nello specifico la vittima denunciò come, dopo essere stato contattato per fare una valutazione di un immobile di un Casamonica, invece di essere pagato fu costretto a pagare mille euro agli stessi per la “protezione”. Versati i primi 500 la denuncia con l’avvio dell’attività investigativa.

DA ROMANINA ALLA PROVINCIA – I soggetti destinatari dei provvedimenti restrittivi sono ritenuti essere i vertici ed affiliati al noto clan Casamonca attivo nella Capitale, in zona Romanina, con ramificazioni nella provincia di Roma e, segnatamente, nei centri di Nettuno, Genzano, Lanuvio e Cerveteri.

CONFERMA DELLA DENUNCIA – Le successive attività investigative, anche di natura tecnica, hanno permessi di confermare la vicenda denunciata dalla vittima e di acclarare che il membro della famiglia, identiciato poi nel 38enne in Enrico Casamonica, pretendeva anche ingenti somme di denaro da un noto imprenditore commerciale della Capitale, titolare di diverse attività di rivendita di articoli per illuminazione civile ed industriale e di alcuni mobilifici arrivato a versare dal 2007 al 2013, per un prestito di 20mila euro, quasi un milione ed ottocento mila euro.

FRATELLI E CUGINI – Gli investigatori hanno poi appurato che non solo Enrico Casamonica, ma anche gli altri componenti della famiglia omonima tra cui il fratello Antonio, il padre Consilio, il cugino Diego ed il cognato Giuseppe Grancagnolo pretendevano denaro e/o beni “a saldo” di prestiti avvenuti in passato in favore dell’imprenditore che, in pochissimo tempo, veniva coinvolto in un vorticoso giro di prestiti usurari con interessi iperbolici, arrivati in alcuni casi al 76mila per cento di tassi usurai di interesse.

VENDITA SIMULATA – Si aveva modo di accertare, inoltre, che i prestiti venivano concessi attraverso la vendita simulata a compiacenti acquirenti segnalati dal clan, di macchine, gioielli, orologi di pregio a fronte del rilascio di effetti cambiari da parte della vittima e, successivamente, riacquistati dal clan con il pretesto di “scalare” il debito pregresso.

USURAI ‘BENEFATTORI’ – I compiacenti acquirenti, dal canto loro, venuti a conoscenza delle difficoltà dell’imprenditore nell’onorare i “prestiti” si proponevano quali “benefattori” concedendo, a loro volta, prestiti usurari di volta in volta rinegoziati. Il quadro investigativo emerso, confortato anche dalle dichiarazioni rese dalle vittime, è stato di eccezionale importanza poiché ha fornito elementi e fonti di prova nei confronti di numerosi soggetti che dall’anno 2007 sino a recente data hanno coinvolto la vittima in una spirale di prestiti usurai che – laddove non “onorati” – determinavano la comminazione di “multe” (ovvero interessi usurai ulteriori a quelli del debito iniziale) applicate alla “rata in scadenza”.

LE DONNE DEL CLAN – Sorprendente anche il ruolo delle donne del clan, Cristina Casamomica, Virgilia e Francesca le quali per “rientrare” del prestito di denaro fatto all’imprenditore pretendevano dallo stesso lampadari ed oggetti di arredamento che la vittima sottraeva dalla propria attività commerciale.

TONY IL MERAVIGLIOSO – Nel contesto in parola è emersa anche una compartecipazione del padre di Loreta Casamonica ed Enrico, identificato per Consilio Casamonica detto “Tony Il Meraviglioso” il quale, a fronte della vendita di un anello all’imprenditore si è fatto restituire nel tempo denaro e oggetti di arredamento per la casa applicando interessi usurai fino al 75826,21% annuale.

LIBRO DEI CONTI – La consulenza tecnica disposta dalla Procura della Repubblica sul copioso materiale sequestrato e corroborata dalle dichiarazioni rese dalle vittime ha permesso di acclarare che le somme sottratte dalla contabilità aziendale – per far fronte alle continue richieste di denaro da parte del clan Casamoncai – hanno avuto dal 2007 al 2010 un ammontare pari ad 1.785.300,00 euro con i tassi usurari applicati anche al 76mila per cento. L’operazione è stata esposta dal primo dirigente della Squadra Mobile Renato Cortese, dal dirigente della V Sezione dello stesso reparto dottor Stampacchia, e dal dirigente del commissariato Vescovio Salvatore Sullo.

OTTO ARRESTI – In base alla risultanze investigative questa mattina gli agenti della polizia di Stato hanno eseguito una ordinanza di Custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica nell’ambito del procedimento nei confronti degli otto appartenenti al clan usuraio.

I NOMI DEGLI ARRESTATI – Questi i nomi degli otto arrestati: Enrico Casamonica, Antonio Casamonica, Consilio Casamonica, Diego Casamonica, Pietro Cristin, Giuseppe Grancagnolo, Antonio Garofoli e Stefan Ionescu.

I TASSI USURAI APPLICATI – Questi alcuni dei tassi usurai applicati dal clan ad un noto imprenditore: Enrico Casamonica per la vendita di orologi e macchine applicò interessi dal 724,26 % al 38.347,12 % annuale; Antonio Casamonica, per la vendita di una macchina interessi applicati 51,02 % annuale; Diego Casamonica, per vendita autovettura interessi applicati 2838,89 %; Pietro Cristin per compravendita di autovetture interessi applicati dal 43,86% al 1288,29% annuale; Cristina Casamonica, per prestito in denaro interessi applicati 76580,83 % annuale; Giuseppe Grancagnolo, per prestito in denaro interessi applicati dal 40,84% al 217,91 % annuale; Loreta Casamonica, per prestito in denaro interessi applicati dal 40,84% al 217,91 % annuale; Antonio Garofoli, per prestito in denaro interessi applicati dal 65,38% al 185,09% annuale; Stefan Ionescu, per prestito in denaro interessi applicati dal 185,09% al 17033,33% annuale; e Consilio Casamonica, per prestito denaro e vendita anelli interessi applicati dal 217,91% al 75826,21% annuale.

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