Tombe profanate per rubare il rame. “Un atto da vigliacchi che non merita alcun commento se non la più sincera e ferma condanna” è accaduto a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. A condannare il gesto con queste parole è il sindaco del paese Sergio Di Maio, intervenuto dopo la scoperta che ignoti aveva saccheggiato le tombe del cimitero di Asciano.
Alla riapertura mattutina, il custode del camposanto ha trovato 120 tombe profanate, dalle quali è stato portato via di tutto: portafiori, cornici, portalumini, qualsiasi cosa potesse contenere tracce di “oro rosso”.
“Mi sono subito recato sul posto, dove intanto erano arrivati i Carabinieri della stazione di San Giuliano Terme e gli agenti della Polizia Municipale – ha raccontato il primo cittadino – vi posso assicurare che la scena stringeva il cuore. Alcuni giorni fa erano state le tombe del cimitero di Ghezzano a subire l’assalto dei ladri di rame. Mi è venuto a mente il lungo carme di Ugo Foscolo ‘Dei sepolcri’ e la lezione che ci insegna: i cimiteri non sono soltanto luoghi di affetti, ma consentono la trasmissione di un intero patrimonio umano. Quale destino attende una società che non ha più rispetto neanche per i suoi morti? A nome di tutta l’amministrazione comunale – conclude Di Maio – esprimo solidarietà a tutte quelle famiglie che hanno subito questo gravissimo oltraggio, un oltraggio che colpisce tutta la nostra comunità”. (PisaToday)
Cerchino i profanatori nel campo nomadi più vicino, mi sembra logico