Anche Italia, Germania e Francia nella banca d’investimenti dei Brics

BRICS-AIIB

 

Dopo la Gran Bretagna, il cui passo ha irritato profondamente gli Stati Uniti, e più precisamente Obama, anche l’Italia ha accettato di entrare a far parte della ‘Asian Infrastructure Investment Bank’. La AIIB e’ l’istituto finanziario promosso dalla Cina per costituire – secondo gli Usa – un’alternativa alla Banca Mondiale di Washington e all’Asian Development Bank, sponsorizzata dall’America.

E’ quanto rivela il Financial Times secondo il quale la AIIB, voluto con forza da Pechino e visto come fumo negli occhi dagli Usa, faranno parte anche Germania e Francia.

Washington, scrive il Ft, ha fatto di tutto per evitare che nazioni occidentali entrassero nella Aiib. L’istituto, fondato a Pechino lo scorso anno, punta ad attrarre investimenti in infrastrutture in settori come trasporti, energia e telecomunicazioni in tutta l’Asia. Tra i Paesi della regione, ma rimasti finora fuori dalla AIIB, si contano Giappone, Corea del Sud e Australia. A Canberra, pero’, il premier Tony Abbott ha fatto sapere che a breve fara’ una scelta finale. Questa dinamica dimostra quanto poco valga la politica estera dell’inquilino della Casa Bianca. Un Obama al crepuscolo sta facendo perdere agli Stati Uniti occasioni formidabili nel mondo, ma soprattutto il ruolo di nazione-guida.