Il primo partito di ispirazione musulmana di Spagna, il Partido Renacimiento y Union de Espana (Prune), punta a essere un’opzione nelle urne alle prossime elezioni anticipate in Andalusia, del 22 marzo prossimo, e alle municipali e regionali del 24 maggio.
Il Prune, che aveva già tentato di presentarsi alle precedenti elezioni, senza però riuscire a formalizzare la candidatura, spera di ottenere il sostegno di circa 1,7 musulmani che si stima risiedano attualmente sul territorio spagnolo. Anche se i dirigenti assicurano che il partito “si dirige a tutte le minoranze, sia etniche che religiose”, non solo alla musulmana. Uno dei promotori, Manuel Bugeiro, spagnolo convertito all’islam, assicura che “il nostro obiettivo è portare quanto più in alto possibile la voce della nostra gente, che siano gitani, stranieri, musulmani o ebrei”. “Lottiamo contro il razzismo, la discriminazione e l’islamofobia”, assicura.
Dalla sede centrale, nelle Asturie, il Prune ha aperto filiali a Madrid, Valencia, Toledo, Cadice e Ceuta, con l’obiettivo di continuare a crescere. Bugeiro assicura che tutti i fondi serviti a finanziare la ridotta attività del partito sono frutto di donativi degli stesso promotori: “Non riceviamo denaro da nessuno, né dalla Spagna né, ovviamente, da nessun altro paese”, ha assicurato Manuel Bugeiro in dichiarazioni ai media. A Ceuta e Melilla, la popolazione che professa l’islam è pari al 40%, ma si stima che percentuali simili si registrino anche in province catalane, come Salt (Gorona), dove il Prune potrebbe catalizzare il voto della comunità musulmana. (ANSAmed)
Ebrei, zingari e altre minoranze sono usate solo come specchietto per le allodole. Questi hanno in mente solo la shariah.