Con la nomina di un advisor per le “opzioni strategiche” Veneto Banca dà ufficialmente inizio ai ‘giochi’ per il consolidamento delle popolari dopo il decreto legge del Governo che ne ha imposto la trasformazione in Spa. Il cda dell’istituto di Montebelluna, in vista del “probabile” risiko, ha dato incarico alla banca d’affari Rothschild e deciso di “procedere senza indugio alla trasformazione in società per azioni”.
Nelle scorse settimane, alcuni articoli di stampa hanno suggerito l’inizio di alcune discussioni tra Veneto Banca e la Popolare di Vicenza per un’eventuale aggregazione.
Nella nota della banca, ad ogni modo, si sottolinea come il cda sia intenzionato a “procedere nel più breve tempo possibile alla trasformazione della banca da società cooperativa a società per azioni, così come indicato dal Decreto Legge ‘Investment Compact'”.
Per il presidente di Veneto Banca Francesco Favotto, la banca “si appresta a svolgere un ruolo di primo piano nel nuovo scenario bancario italiano ed europeo. Il cda sta lavorando con decisione e tempestività – continua – per poter cogliere le eventuali opportunità che si presenteranno nei prossimi mesi”. Favotto confida nel 2015.
“Tutte le iniziative – sottolinea – messe in campo con successo in quest’ultimo anno, dalla conversione del prestito obbligazionario al nuovo piano industriale, creeranno ulteriore valore per i nostri soci, i clienti e i territori nei quali operiamo, già a partire dal 2015”.
Lo scorso febbraio, la banca è finita al centro di un’inchiesta della Procura di Roma per ostacolo alla vigilanza ed è stata oggetto di perquisizioni della gdf. “Le indagini della Procura della Repubblica si riferiscono a fatti e circostanze ormai datati che originano dall’ispezione di Banca d’Italia condotta nel 2013”, aveva spiegato l’istituto. L’attesa è per il piano industriale, che sarà approvato a fine mese. adnkronos