L’Arabia Saudita richiama il proprio ambasciatore in Svezia, in risposta alla decisione di Stoccolma di interrompere un accordo di cooperazione militare tra i due Paesi.
La crisi diplomatica è nata un mese fa, quando il ministro degli Esteri svedese, Margot Wallstrom, ha condannato Riad per le frustate inferte al blogger saudita Raif Badawi. Un’ingerenza, secondo i sauditi, che hanno impedito alla Wallstrom di parlare davanti alla Lega araba.
Il primo ministro svedese, Stefan Lofven, conferma che il suo governo ha difeso i diritti umani in passato e continuerà a farlo anche in futuro. “Vogliamo mantenere buone relazioni con l’Arabia Saudita e vedremo come riuscirci”, ha aggiunto, rivendicando però la scelta di rompere la partnership militare.
L’accordo, firmato nel 2005 e rinnovato nel 2010, prevedeva cooperazione nei settori della logistica, degli armamenti, della tecnologia e dell’addestramento.
In Svezia aveva già sollevato dure critiche quando era emerso che Stoccolma aveva segretamente aiutato i sauditi nella costruzione di una fabbrica di armi.