Immigrati, UE e ONU apriranno tre centri di accoglienza in Africa

REFugees hosted in camp in northern Iraq

 

“Apprendo con soddisfazione che il ministro Angelino Alfano presenterà domani a Bruxelles alla riunione dei ministri dell’Interno dell’Unione europea un progetto per l’apertura, con l’Unhcr (ONU) e l’Oim, di almeno tre punti di raccolta dei profughi in Niger, Sudan e Tunisia. Ciò al fine di permettere l’avvio della la procedura per il riconoscimento dell’asilo in Europa”. E’ quanto afferma il senatore del Pd Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani a Palazzo Madama.

“Il Governo sembra accogliere così, finalmente, la proposta elaborata insieme al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini – sottolinea Manconi – all’indomani della strage del 3 ottobre 2013. Un piano che prevede la realizzazione di presidi internazionali nei Paesi di transito e di raccolta dei profughi, dove le condizioni lo permettono, per avviare la procedura di concessione di protezione umanitaria.

I presidi andrebbero realizzati dalla UE, d’intesa con le organizzazioni umanitarie internazionali tenendo presenti due finalità essenziali: evitare l’attraversamento illegale del Mediterraneo, con i rischi che comporta, e distribuire i richiedenti asilo in Europa secondo quote equilibrate di accoglienza”. Il piano del Governo va nella giusta direzione: ovvero quella di tutelare e garantire il diritto alla vita e il diritto all’asilo”.

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Lega Nord – “L’unione europea è in ritardo di sei anni. La Lega nel 2009 e nel 2010 ha fatto approvare ben due risoluzioni dall’Osce che concordavano che si dovesse affrontare l’ondata migratoria dall’Africa allestendo dei campi di riconoscimento dello status di rifugiato e l’erogazione degli aiuti e dell’assistenza in luoghi quanto piu vicini possibile ai paesi di origine dei rifugiati, sia per garantire il riconoscimento dei loro diritti che per consentire loro di ritornare al loro luogo di origine e al loro tradizionale modo di vita una volta cessata l’emergenza . L’impegno purtroppo è stato disatteso il che ha implicato migliaia di morti e milioni di immigrati giunti in Europa senza alcuna possibilità lavorativa.

Oggi in Europa si dicono tutti concordi nell’allestire un campo in Niger esattamente sul modello da noi proposto. Nulla di nuovo sotto il sole, ancora una volta la Lega Nord aveva ragione con larghissimo anticipo proponendo una soluzione che avrebbe impedito le assurde stragi che si sono susseguite “. Lo dichiara Sergio Divina vicepresidente dei senatori della Lega Nord.